Folgarida, passa il concordato

La maggioranza dei creditori approva il piano di salvataggio di Mandrioli


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Dopo mesi di rinvii, polemiche e incertezze è arrivato il via libero al concordato per Funivie Folgarida Marilleva e per la controllante Valli di Sole, Pejo e Rabbi. Ancora il risultato è ufficioso e il curatore di Aeroterminal, Luca Mandrioli, ci va con i piedi di piombo. Ma il sì al piano di salvataggio sembra ormai cosa fatta.

Intanto il buco è stato quantificato in 141 milioni. Oggi si sapranno le percentuali, ma il risultato sembra ormai assicurato e Mandrioli, che è anche presidente di Valli e vice di Funivie Folgarida, lo incassa con soddisfazione: «E' un passaggio fondamentale per tutta la vicenda». Un successo per il curatore che ieri ha anche voluto puntualizzare alcuni passaggi criticando, anche se con il sorriso sulle labbra, la relazione dei commissari giudiziali Mariano Zanolli e Marilena Segnana.

Il concordato, che altro non è il piano di salvataggio con il quale si dice come verranno pagati i debiti di Folgarida, prevede sostanzialmente tre modi per pagare i creditori. Il primo modo è in contanti o con quelli che vengono chiamati strumenti finanziari partecipativi, ovvero obbligazioni della società che verranno rimborsate con gli interessi nell'arco del tempo. In tutto, questo strumento vale 60 milioni di euro. Altri 33 milioni verranno restituiti alle banche attraverso un aumento di capitale di Folgarida e 38 milioni, infine, verranno restituiti attraverso la cessione, sempre alle banche del pacchetto azionario delle Funivie di Campiglio, di proprietà di Folgarida.

All'assemblea di ieri era presente anche Ernesto Bertoli, molto nervoso, in qualità di fidejussore, dal momento che aveva firmato la garanzia di 42 milioni di euro che Folgarida aveva prestato nei confronti di Aeroterminal. Proprio questa fidejussione ha ulteriormente inguaiato la società funiviaria. Il curatore Mandrioli ha spiegato che, in base a un calcolo prudenziale, Aeroterminal, il cui buco è di 226 milioni di euro, riuscirà a pagare tutti i creditori privilegiati e il 20 per cento dei crediti non protetti da pegni o ipoteca. Quindi Folgarida incasserà circa 8 milioni di euro dei 42 versati per la fidejussione.

Mandrioli, ieri, ha anche ufficializzato l'accordo con la famiglia Bertoli in forza del quale Aeroterminal rinuncia all'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di Folgarida che, in quanto controllanti, non avrebbero sorvegliato sulle malefatte di Arrigo Poletti. Alla fine, il piano di Mandrioli è passato.

Alcune banche, come Generali banca, la Volksbank e il Mediocredito, hanno sollevato varie questioni e si sono riservate la decisione. Altre, come le Rurali e Unicredit, i due principali creditori, hanno votato a favore senza aspettare i venti giorni concessi dalla legge. L'avvocato di Generali banca ha chiesto spiegazioni sul perché il curatore Mnadrioli ha valutato zero le azioni di Aeroterminal in capo a Folgarida. Il curatore ha risposto che, anche valorizzando i terreni di Tessera al massimo, difficilmente si riuscirebbe e ripagare tutti i debiti, che ammontano a 226 milioni.

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