Estorce un lavoro con la pistola

Uomo di 35 anni “spaventa” un imprenditore di Ala. Davanti al giudice patteggia 1 anno e 4 mesi



ALA. In tempi di crisi può succedere che una persona, incensurata ma bisognosa di lavoro, decida di entrare nella sua vecchia azienda e chieda al titolare di essere assunta. E per essere più convincente, sempre questa persona decida di sventolare sotto il naso del “padrone” una pistola. O un oggetto simile. Per questo gesto - forse legato alla disperazione - un uomo di 35 anni, residente in Vallagarina, tutelato dall’avvocato Daniela Conzatti, ieri mattina è comparso davanti al giudice dell’udienza preliminare Monica Izzo per rispondere del reato di “tentata estorsione”. Ha patteggiato un anno e quattro mesi. Visto il casellario giudiziario lindo, la pena è sospesa.

Non è usuale per la nostra provincia raccontare simili episodi, ma la disperazione o lo stato di indigenza personale (magari acuita dalla crisi) può “armare” fantasie e mani della gente. E’ successo ad Ala, più o meno un anno fa. L’uomo, senza un impiego, entra nella ditta dove aveva lavorato in precedenza. Affronta il titolare. Vuole ancora il suo posto di lavoro, ne ha bisogno. L’imprenditore invece non recede. A questo punto (ma qui le versioni non concordano) l’uomo estrae l’arma per essere più convincente. Ma l’imprenditore non si fa spaventare. E’ pronto ad avvisare le forze dell’ordine. A questo punto, l’uomo scappa. L’imprenditore chiama le forze dell’ordine e denuncia l’episodio. Ricostruita tutta la storia, per l’uomo scatta la denuncia per tentata estorsione.

Ieri mattina, la discussione davanti al gup Monica Izzo. Per chiudere il fascicolo, l’avvocato Daniela Conzatti, difensore dell’uomo, è riuscita ad accordarsi con l’accusa per un patteggiamento. L’entità della pena è stata ritenuta congrua dal giudice: un anno e quattro mesi. (n.f.)

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