Due esposti per i debiti della Campana

Il consigliere provinciale Civettini scrive alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti



ROVERETO. La giunta provinciale, con una delibera del 14 marzo, ha erogato un contributo straordinario di 2 milioni e 280 mila euro per sostenere il piano di rientro dalle esposizioni bancarie della Fondazione Opera Campana dei caduti. Sulla vicenda il consigliere provinciale della Lega nord ha prima presentato un’interrogazione al presidente della giunta provinciale e quindi due esposti al procuratore della Repubblica di Trento e al procuratore regionale della Corte dei conti. Esposti nei quali si chiede «una verifica della posizione denunciata dalla delibera provinciale... si accertino gli elementi di congruità, legittimità e sostenibilità dell’esposizione bancaria cui si ricorrerebbe, nei fatti, a sanatoria quinquennale, sollevando, nel caso di rilevamento, eventuali responsabilità penalmente o civilmente perseguibili che si dovessero evidenziare a tutela della finanza pubblica e del buon funzionamento di un meritorio ente morale quale la Fondazione opera Campana dei caduti nei suoi valori essenziali».

Tra le altre cose Civettini rileva nel documento inviato ai due procuratori che «quanto dichiarato in delibera desta legittima perplessità e che le argomentazioni non sono sostenute, nel provvedimento, da alcuna preventiva indicazione sull’origine della “forte esposizione bancaria”, né cita gli istituti interessati a tale situazione creditizia». Inoltre il consigliere leghista sostiene che «escludendo la relazione del collegio dei revisori dei conti... null’altro sembrerebbe essere stato chiesto da parte della giunta provinciale all’ente morale e suo consiglio di reggenza sulle cause che avrebbero determinato l’esposizione bancaria». Infine Civettini rileva che «l’entità del debito non può considerarsi una svista ma sarebbe da ricercare nelle scelte che, semmai, avrebbero dovuto essere preventivamente concordate con la Provincia».













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