Divina e Froner i parlamentari più «laboriosi»

E a de Eccher il record di presenze e interrogazioni: ecco i numeri dei trentini


Robert Tosin


TRENTO. Si sta chiudendo un anno turbolento per i parlamentari. Dopo l'estate infuocata, dopo i dossier, i cognati, le case e le ville, dopo le dichiarazioni dei ministri che minacciano di andarsene, altri che minacciano di restare, dopo i crolli di Pompei e del "sogno" di Fli, ora si godono qualche ora di calma durante le vacanze natalizie. Prima di tornare nell'arena.
Ma fino ad ora che hanno fatto i nostri parlamentari? Hanno svolto il loro lavoro o sono semplicemente stati alla finestra ad aspettare il giorno dello stipendio? Quanto hanno battagliato per i loro elettori? Quante volte hanno sollecitato il governo con gli strumenti a loro disposizione? La speciale classifica è stata stilata da Openparlamento, un sito di statistiche che tiene monitorato il lavoro dei politici. Con tutti i limiti dei numeri che hanno il difetto di non spiegare tutte le dinamiche di quanto accade e sono quindi variamente interpretabili. Lo abbiamo fatto l'altro ieri con i consiglieri provinciali, basandoci soprattutto sulla promozione dei disegni di legge, compito principale di chi sta in un'assemblea legislativa, appunto.
Per i parlamentari l'"indice di produttività" è stato calcolato in modo un po' più complesso, tenendo conto anche del peso specifico dei vari atti presentati all'assemblea. Una firma in fondo a un'interrogazione non vale, ovviamente, la relazione di un disegno di legge, e così ad ogni atto è stato assegnato un punteggio qualitativo. E non si tiene conto, se non per alcuni atti più evidenti, dell'attività in commissione che è pure molto assorbente e impegnativa.
Fatta questa doverosa premessa andiamo a vedere che combina la pattuglia trentina (compresi anche due parlamentari eletti fuori dal collegio, ma trentini d'ufficio come Tonini e De Torre). Ebbene si scopre che il leghista Sergio Divina è il più produttivo di tutti. Il senatore non ha valanghe di interventi, emendamenti e interrogazioni, ma ha però un buon numero di azioni considerate di peso. Accanto a una buona presenza tra i banchi, conta un indice di produttività di 2,31 che lo porta in classifica al posto numero 94 tra i senatori. Per trovare un altro buon piazzamento ci si deve trasferire alla Camera dove Laura Froner del Pd non sta certo con le mani in mano. Molto buono il suo indice di produttività e assidua la presenza in aula. Ha firmato, per prima o assieme ad altri, ben 98 disegni di legge (record fra i trentini) e ben 1004 emendamenti. In questa voce solo il senatore Claudio Molinari ha fatto meglio, griffando con la sua firma ben 1116 documenti. Alta la produttività alla camera anche di Maurizio Fugatti (Lega) che però paga 26 posizioni nei confronti della Froner.
Al Senato viaggiano a metà classifica quasi in un testa a testa Cristano de Eccher (Pdl) e Claudio Molinari (Pd), i due parlamentari rivani. De Eccher detiene il record di interrogazioni fra i trentini e in più quello assoluto di tutto il Parlamento per quanto riguarda le presenze alle votazioni.
Fanalini di coda di questa virtuale classifica sono Giacomo Santini (senatore Pdl), Maria Letizia De Torre, ma soprattutto Giorgio Tonini, uomo di punta del Pd (di area veltroniana), sul gradino numero 223 dei 322 del Senato. Forse è il più disincantato di tutti, ritenendo inutile accanirsi con emendamenti e interrogazioni (ne ha fatte solo 13).

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