Commercio di farmaci, condanna a 2 mesi

Per Forti e altri cinque cade l’accusa legata al doping. Per Taschera si va al dibattimento in aula



TRENTO. Dopo i patteggiamenti della fine dello scorso anno, ieri sei condanne nell’ambito dell’inchiesta dei Nas sul traffico di anabolizzanti illegali per la quale erano state arrestate 14 persone. Per uno, Guglielmo Taschera, si è arrivati al rinvio a giudizio (e quindi lui finirà a dibattimento) mentre per Giuliano Ciappi e Alessio Schirinzi il giudice ha deciso per l’assoluzione.

Quindi la condanna a due mesi è stata decisa nei confronti di Piero Forti, 60 anni preparatore atletico molto conosciuto in città, Giuseppe Corbo, 37 anni, Marcello Tommasi, 33 anni, Roberto Chistè, 42 anni, Tommaso Scarpelli, 27 anni e Gaetano Colletta 34 anni. Per questi sei il giudice Ancona non ha riconosciuto l’accusa di doping perchè - ha spiegato - va legata alla frode sportiva e quindi è venuta a cadere anche l’associazione a delinquere. La condanna quindi riguarda il commercio illecito di farmaci. La procura farà appello.

Peggio era andata per i cinque che avevano patteggiato poco meno di un anno fa. Ferruccio Fabbi, Stefano Busca e Bruno Silnetti avevano chiuso la vicenda con una sentenza di un anno di reclusione mentre il patteggiamento era stato ad un anno e sei mesi per Roberto Seminara e Dorel Florea. E in quel caso la pena era per tutte le contestazione che erano state mosse dai carabinieri dei Nas, ossia l'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, dalla commercializzazione di specialità medicinali ad azione dopante, all'esercizio abusivo della professione medica, alla somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute.

Il giro d’affari quantificato dai militari nel corso dell’operazione era nell’ordine dei 300 mila euro in otto mesi e aveva portato al sequestro di settemila scatole di farmaci, di ogni tipo. Fra i clienti che erano stati intercettati dagli investigatori, c’erano atleti dilettanti che volevano dare un aiuto ai muscoli ma anche un ragazzo che mirava a «costruirsi» un tartaruga solida per poter partecipare e fare bella figura ad una trasmissione televisiva.













Scuola & Ricerca

In primo piano