Ciampac, manovratore indagato

Per l’incidente la procura ipotizza il disastro colposo: sarebbe stato disattivato il pilota automatico



TRENTO. Un indagato per l’incidente alle funivie Ciampac nel quale sono rimasti feriti sette operai. Ieri la procura della Repubblica ha inviato un avviso di garanzia al manovratore dell’impianto che al momento dell’incidente si trovava nella stazione a monte. L’uomo è indagato per disastro colposo e lesioni colpose plurime. Secondo le prime risultanze della perizia disposta dal procuratore capo Giuseppe Amato, l’uomo potrebbe aver disattivato il sistema automatico di guida dell’impianto e quindi aver proseguito con la guida manuale senza, però, ricordarsi di frenare in prossimità della stazione d’arrivo della funivia. Quella mattina, quando i sette tecnici sono saliti per i lavori di manutenzione in vista della riapertura della stagione, l’impianto si bloccò dopo duecento metri dalla partenza. Il manovratore per farlo ripartire sarebbe passato dal sistema di guida in automatico a quello di guida manuale. Peccato, però, che si sarebbe dimenticato di tornare, una volta che l’impianto ha ripreso a funzionare, al sistema automatico. Passando alla guida manuale, il manovratore ha anche disattivato tutti i sistemi di sicurezza. In quel momento, quindi, l’impianto non frenava .

Il manovratore, però, non ha frenato manualmente. Così le cabine si avvicinavano alle stazioni a una velocità molto più alta di quella solita, ovvero 10 metri al secondo contro i 2 metri al secondo normali. Per questo si sarebbe verificato l’incidente. Le cabine si sono schiantate contro le stazioni senza che il sistema frenante potesse impedirlo perché era stato disattivato.

Adesso il manovratore, che è assistito dall’avvocato Nicola Stolfi, dovrà spiegare per quale motivo non ha attivato il sistema manuale di frenata. Da verificare, quindi, se fosse convinto di essere ancora al sistema automatico e, quindi, non avrebbe frenato per questo. In questo caso, quindi, si tratterebbe di una negligenza grave. Altro elemento da verificare è se vi sia stato un guasto del sistema, ma questo dovrà essere la perizia a dirlo.

Il manovratore adesso dovrà essere interrogato dalla Procura. In quell’occasione potrà dare tutte le spiegazioni del caso. Intanto fervono i lavori sull’impianto per essere pronti all’apertura della stagione invernale. L’impianto è rimasto sotto sequestro per alcune settimane in attesa dello svolgimento della perizia. Gli operatori e la società funiviaria erano preoccupati di un ritardo che potesse compromettere la stagione, ma poi la Procura ha dissequestrato l’impianto per permettere di installare le cabine nuove. Ancora sotto sequestro la scatola nera dell’impianto funiviario sulla quale ora la difesa potrà anche chiedere di svolgere indagini difensive.

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