Caterina: un destino in bilicotra la laurea e il carcere

La giovane bielorussa studia a Trento ma su di lei pende una richiesta di estradizione per il reato di teppismo che potrebbe costarle il carcere in patria. Appello a Mastella: "Sono innocente, ho solo difeso una persona che era stata aggredita".



Il  mondo di  Caterina è a due facce: quella sorridente di studentessa straniera in attesa di laurearsi all'università di Trento. E quella disperata di giovane donna che potrebbe vedersi aprire le porte del carcere in Bielorussia, suo paese d'origine. Su di lei infatti pende l'incubo di una condanna a sette anni di reclusione per il reato di teppismo: una vicenda dai contorni poco chiari, accaduta prima del trasferimento della ragazza in Italia. Caterina si è trovata coinvolta in una rissa, per aver difeso un uomo aggredito da altre tre persone. Per questo è stata già arrestata e rilasciata, ma ora la Bielorussia ha avanzato una richiesta di estradizione al governo italiano, già approvata dal ministro della Giustizia. Ora però Caterina attraverso il Trentino lancia un appello a Mastella, chiedendogli di non procedere all'estradizione. In suo favore si stanno moltiplicando gli appelli, anche sul nostro sito, in particolare nel blog La Fontana del Nettuno di Piergiorgio Cattani. Anche il senatore della Lega Sergio Divina ha presentato un'interrogazione al Senato: la richiesta di estradizione si basa solo su un capo di imputazione, ma non c'è una sentenza di condanna. Se volete unirvi agli appelli per evitare il reimpatrio di Caterina, partecipate al nostro forum e dite la vostra.
Cosa ne pensate della vicenda di Caterina?
 

 













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