Casa svaligiata, rubati gli ori di famiglia

Una novantenne nel rientrare in casa mette in fuga i due ladri che si lanciano da una finestra con un bottino di 8.000 euro


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Hanno messo a soqquadro tutto l’appartamento (escluso soltanto il soggiorno solo perché non hanno fatto in tempo) alla ricerca di gioielli e denaro in contante: e la ricerca ha dato i suoi frutti visto che quando se la sono dati a gambe lanciandosi dalla finestra i ladri hanno portato con loro un ricco bottino: 8.000 euro in ori e 300 euro in contanti. Questo il risultato dell’ennesimo furto ai danni di un’abitazione in città. E’ successo in una palazzina Itea di via Cittadella 4.

Vittima del furto è una novantenne che l’altro giorno si era assentata con la moglie del figlio per poco più di un’ora. Al suo rientro, verso le 18.30, trova la porta d’ingresso chiusa dall’interno. Probabilmente, ha pensato, c’è in casa mio figlio... E così ha suonato al campanello. Invece che il figlio nell’abitazione c’erano i ladri che evidentemente avevano tenuto d’occhio i movimenti dell’anziana donna e quindi, una volta vista uscire di casa, sono entrati in azione. I malviventi, nel sentire suonare il campanello hanno deciso così di abbandonare il campo. Hanno aperto una finestra sul retro e si sono lanciati nel giardino da un’altezza di quattro metri per poi darsela a gambe levate. Dalla descrizione di un testimone si sarebbe trattato di due giovani.

Una volta che la novantenne e la nuora sono entrate in casa hanno trovato uno spettacolo desolante: i ladri in breve tempo erano riusciti a passare in rassegna tutte le stanze dell’appartamento rovistando nei cassetti e negli armandi, gettando tutte le cose per terra alla ricerca evidentemente di denaro in contate e di gioielli. Tutte le stanze erano in disordine eccetto il soggiorno, “risparmiato” dalla razzia probabilmente perché disturbati dall’arrivo delle due donne.

Desolazione e amarezza per la novantenne alla quale sono stati sottratti gioielli per un valore di 8.000 euro. Ma al di là dell’aspetto economico, rimane il dolore per il furto dei ricordi di famiglia, qualche catenina, orecchini e anelli che costituivano ricordi ai quali era particolarmente legata. Rimane un’unica consolazione: quella che, come dice il figlio della derubata, «i ladri siano fuggiti dalla finestra perché se fossero scappati dalla porta avrebbero gettato a terra mia madre con conseguenze imprevedibili».

Dopo aver lanciato l’allarme le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca dei due fuggitivi, anche secondo le indicazioni dei testimoni, ma dei ladri nemmeno l’ombra. E così con il furto dell’altra sera si allunga la lista degli appartamenti svaligiati anche di giorno con il rischio di trovarsi i ladri in casa.

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