La nostra proposta

Caffieri: «Bossi Fedrigotti e Abate da premiare»

TRENTO. Un’altro uomo di cultura sposa la nostra proposta di un riconoscimento importante come l’Aquila di San Venceslao a Isabella Bossi Fedrigotti e a Carmine Abate. Livio Caffieri, triestino, 80...



TRENTO. Un’altro uomo di cultura sposa la nostra proposta di un riconoscimento importante come l’Aquila di San Venceslao a Isabella Bossi Fedrigotti e a Carmine Abate. Livio Caffieri, triestino, 80 anni, ex preside del liceo Rosmini e all’istituto Filzi, presidente della roveretana Accademia degli Agiati dal 1993 al 2011, membro del cda dell’Università e del comitato scientifico dell’Iprase, collaboratore dell’Itc (oggi Fbk), appoggia l’iniziativa. «Non potrebbe essere altrimenti. Conosco Isabella Bossi Fedrigotti da molti anni, ho letto tutti i suoi libri e seguo i suoi interventi sul Corriere. In una tradizione culturale quasi priva di narratori, è importante che le venga riconosciuto questo merito. Conosco da tempo anche Abate, anzi sul numero 1 di una rivista che dirigevo, “Comunicare”, abbiamo pubblicato un suo racconto. Lui rappresenta bene la necessità di stabilire un rapporto tra le letterature e culture europee. Anche con la sua carriera. Provenendo da origini albanesi, è diventato uno scrittore italiano formandosi in Germania». Caffieri, come già Marcello Bonazza, presidente della Società di srudi trentini , concorda sul fatto che «la nostra narrativa locale è estremamente povera. Non mancano invece i ricercatori, soprattutto storici, ma sulla narrativa c’è un grosso vuoto che entrambi questi premi Campiello (Abate nel 2012, Bossi Fedrigotti nel 1991, ndr.) contribuiscono a colmare».

Caffieri, vecchio socialista e persona di raffinate letture, della Bossi Fedrigotti, apprezza in particolare «quel grande senso di equilibrio e saggezza che le riconosco quando leggo i suoi interventi sulla stampa. Emerge soprattutto un grande buon senso. Una cosa che sembra sparita quasi del tutto - commenta con amara rassegnazione l’ottuagenario professore - da quella che è l’Italia di oggi».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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