AL CIMITERO

Caccia ai conigli, si passa alla fase tre: la rete

Le gabbie hanno fallito, con il retino sono stati catturati solo tre animali. Si vuole finire il lavoro per sabato



TRENTO. Ce la stanno mettendo tutta e sperano di riuscire nell’impresa per sabato. Ma i conigli si stanno dimostrando molto furbi. E stanno rendendo più difficile del previsto il lavoro dei volontari della Lav che devono catturare gli «abusivi» del cimitero per liberarli in un altro luogo. La prima ipotesi per la cattura, era quella di usare le trappole, ma i risultati sono stati pari a zero. Si è passati quindi alla seconda ipotesi, quella del retino ma fino ad ieri sera erano stati catturati sono tre animali. E ora si passa alla fase tre. Quella della rete con meccanismo di lancio. «Ci stiamo impegnando ogni notte - spiega Simone Stefani della Lav trentina - per portare via i conigli dal cimitero per il primo novembre, ma ci sono anche dei tempi tecnici che non ci permettono di essere positivi al cento per cento». Tempi tecnici che nel caso concreto significa il tempo necessario perché la rete arrivi a Trento. «Ci arriva da un’altra associazione che lavora fuori regione», spiega ancora la Lav.

Al momento, quindi, i conigli stanno mantenendo la posizione. «Noi ci stiamo occupando del capo nord del cimitero - spiega ancora Stefani - che è quello con il perimetro meglio definito. E durante queste nottate abbiamo fatto anche un censimento della popolazione dei conigli in questa fetta che è composta da 20-25 esemplari». All’inizio era stata scelta la tecnica delle gabbie: le leccornie al loro interno avrebbero dovuto richiamare l’interesse degli animali. Che invece ne sono stati alla larga. «Hanno la pancia troppo piena per essere attirati dal cibo» spiegavano i visitatori del cimitero. Ma la ragione, per la Lav, sarebbe diversa. «Alcune volte abbiamo trovato le gabbie chiuse - spiega Stefani - e vien da pensare che sia stato fatto intenzionalmente. E poi c’era chi le toccava a mani nude mentre noi usiamo i guanti perché è importante non lasciare odori».

Ora si è passati alla cattura con il retino: vengono creati dei punti cibo dove i conigli arrivano in gruppo, circa otto alla volta. E con il retino vengono catturati uno alla volta. Solo che fra una cattura e l’altra passa almeno mezz’ora prima che gli animali si avvicinino di nuovo. «Ora proviamo con il terzo sistema, quello della rete. Come funzione? Ci sono un paio di volontari - spiega Stefani - che tengono la rete e gli altri che girano nel cimitero facendo gli “spaventatori” in modo da portare gli animali a convergere verso la rete. Una volta catturati, gli animali vengono liberati da personale qualificato e messi nei trasportini per essere poi liberati lungo gli argini del fiume». La speranza è che la rete arrivi il prima possibile e magari in tempo per sabato, per le celebrazioni di Ognissanti e dei morti.

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