Boom di matrimoni ieri nella «data della fortuna»

Tre coppie prenotano Palazzo Geremia in un giorno feriale: un caso molto raro Celebrante l’assessore Tomasi: «Faccio concorrenza a mio fratello vescovo»


di Luca Marognoli


TRENTO. La fine del mondo può attendere. In attesa di sapere se il 21 dicembre, venerdì prossimo, la profezia Maya grazierà il nostro pianeta oppure no, ieri è stato il giorno dei buoni auspici. Il 12 del 12 del 2012 è considerata una data portafortuna e anche nel Comune di Trento tre coppie hanno fissato per ieri le loro nozze. E’ toccato a Renato Tomasi, assessore ai servizi demografici (e funerari) ad essere chiamato come celebrante a Palazzo Geremia. «Raramente si sposano nei giorni feriali, perché è scomodo anche per radunare gli ospiti», spiega. «Ma oggi (ieri, ndr) erano stati prenotati ben tre matrimoni, anche se l’ultimo, quello delle 11, è stato disdetto».

L’assessore ha vissuto il momento con partecipazione. «La prima cerimonia era alle 10, tra una ragazza italiana e un macedone. Erano molto bellini, dolci: si vedeva che erano innamorati... Sicuramente la data è stata determinante nella scelta del giorno: mi hanno detto che avrebbero voluto dire sì alle 12, ma quell’orario non era disponibile. I secondi sposi, invece, erano due francesi con una bimba di 9 mesi. Non so perché abbiano scelto Trento: magari si sono conosciuti qui e sono tornati a sposarsi sul “luogo del delitto”. Capita spesso, anche fra ex studenti universitari».

Che la variabile numerologica abbia un peso è noto, afferma Tomasi: «Anche il 7 del 7 del 2007 c’è stato lo stesso fenomeno. C'è chi pensa che porti fortuna. Ma a portare fortuna - sorride Tomasi - oltre alla data è anche il celebrante...»

L’assessore non si è limitato a far firmare le pratiche: «Io ho detto agli sposi che devono fare attenzione alle piccole cose: un sorriso, un bacio, il tenersi mano nella mano. E che se si vogliono bene se lo dicano ogni giorno, senza aspettare le ricorrenze».

Una piccola “predica”, insomma: «Non per niente sono fratello di un vescovo, Adriano, che è missionario a Lima», dice Tomasi.

Sarà fiero di lei, osserviamo: «Altro che fiero... gli faccio concorrenza!».

La febbre da altare, ieri, è salita a livello planetario: solo a Las Vegas, nella famosa Wedding Chapel, si sono celebrati oltre 100 matrimoni, con gli organizzatori che hanno messo a disposizione 40 diversi pacchetti di nozze ad hoc.

Boom di unioni anche a Shangai, dove sono state ben 2.900 le coppie che hanno scelto il 12 dicembre per unirsi in matrimonio. Ma c’era un’altra ragione: i cinesi ritengono la data di ieri fortunata perché nella loro lingua significa «voglio amare».

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