Azienda sanitaria, via libera al bilancio 

La Provincia approva i conti per il 2019, previsto l’aumento della dotazione organica di 97 unità



TRENTO. Via libera della giunta provinciale al bilancio di previsione dell’Azienda sanitaria per il 2019. Il documento contabile è stato predisposto dall’Apss a inizio gennaio e venerdì scorso ha ottenuto il via libera dall’esecutivo, come previsto dalle normative, tenuto conto dei conti in pareggio ma anche degli obiettivi indicati dai manager della sanità trentina per i prossimi mesi, compreso un piano che prevede un (contenuto) aumento degli organici. In particolare, su questo ultimo punto, è stata approvata la nuova dotazione organica che prevede - in totale- un aumento di 97 unità interne all’Azienda sanitaria, così suddivise: 21 medici che per metà serviranno per vari ruoli (in particolare per il rispetto dei carichi di lavoro) all’interno degli ospedali di Trento e Rovereto (5 medici) e negli ospedali periferici (altri 5). Quattro medici saranno destinati per le unità di Pediatria degli ospedali periferici, mentre altri tre medici saranno impiegati nella riorganizzazione dell’attività di ortopedia pediatrica dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

Un altro capitolo riguarda la dirigenza sanitaria, che prevede anche l’assunzione di un medico (oltre all’organico attuale) nel comparto di Trentino Emergenza. Nessun aumento di organico invece per la dirigenza tecnica amministrativa (che in totale può contare ora su 41 dipendenti).

Gli aumenti più consistenti (64 unità) riguardano il capitolo del personale non dirigenziale: 10 assunzioni (le più numerose) serviranno per coprire le esigenze del piano demenze; altre 9 per il potenziamento dell’ospedale di Arco; 4 unità serviranno per l’integrazione delle risorse infermieristiche dell’ospedale di Trentino Emergenza. L’ospedale di Cavalese potrà contare su 4 unità in più in organico rispetto alla situazione attuale, riservate esclusivamente all’adeguamento del punto nascita, mentre un capitolo importante è quello dedicato all’ampliamento degli orari e al potenziamento di alcuni servizi negli ospedali centrali (5 unità) ma anche periferici (3 unità).

Quanto agli obiettivi nella delibera della giunta provinciale si legge che l’Azienda sanitaria dovrà migliorare i servizi al cittadino attraverso nuovi modelli organizzativi e riorientare le risorse per garantire la sostenibilità del sistema; promuovere il benessere della popolazione attraverso interventi di prevenzione; valorizzare il capitale sociale nel territorio provinciale, per il coinvolgimento e l’attrazione verso l’azienda sanitaria di professionisti, pazienti e partner; andare incontro al cittadino applicando la “medicina d’iniziativa”, coordinando l’offerta pubblica; riconoscersi ed essere riconosciuti nel tessuto sociale, anche attraverso lo sviluppo della sanità digitale e la capillarità dei servizi.













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