Autotreno slitta sulla neve si ferma a un passo dal lago

Incidente fortunatamente senza conseguenze ieri mattina lungo la statale Il mezzo è sbandato all’altezza della «Ca’ Rossa» e poi è uscito di strada


di Roberto Gerola


PERGINE. Anche se per pochi minuti, è stato vissuto l’incubo, ieri di una tragedia, per le acque del lago di Caldonazzo: un camion articolato che esce di strada e vi precipita dentro. Fortunatamente la tragedia è stato solo sfiorata. Nel senso che il pesante automezzo è si sbandato e uscito di strada, ma si è fermato con parte dell’abitacolo a pochi metri dalla superficie del lago. Non un camion cisterna, ma semplicemente carico di merce e probabilmente anche non inquinante. Ma il rischio si è presentato in tutta la sua gravità. E’ avvenuto ieri mattina attorno alle 7 nelle vicinanze della “Ca’ Rossa”. In sostanza il solito posto lungo statale della Valsugana che in quel tratto è particolarmente pericolosa per molte curve esistenti.

L’automezzo è sbandato causa la neve. Inoltre nevicava e anche con insistenza. L’autista ha perso il controllo, si è messo di traverso proseguendo la corsa verso la rampa che da direttamente sul lago. Non ci sono stati feriti, nessuna altra auto è rimasta coinvolta. Ci sono poi voluti i vigili del fuoco di Trento con l’autogru per recuperare l’automezzo e rimetterlo in carreggiata. Ci sono volute ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco con le forze dell’ordine a dirottare il traffico sulla strada provinciale di Caldonazzo e quindi sulla sponda opposta del lago. Traffico in tilt naturalmente, come di solito avviene in questo caso, con colonne di auto ferme o a passo d’uomo con ritardi spaventosi sul lavoro. La situazione di è sbloccata solo dopo 4 – 5 ore, verso mezzogiorno, con il traffico a ritornare normale o quasi. Comunque sempre rallentando dalle condizioni pessime della strada e per la nevicata in corso.

Ancora una volta sotto accusa, quindi quel tratto di statale tra San Cristoforo e Levico, per i continui pericoli che il lago di Caldonazzo corre quotidianamente. Un camion pesante sull’orlo del lago non è cosa nuova. Avviene ormai da anni, puntualmente. Ed ogni volta si levano voci per invocare una soluzione definitiva e cioè il tunnel sotto il colle di Tenna, e il recupero di quel tratto di strada ai fini turistici ed ambientali Ma il progetto e le riunioni si sono arenate. Non se ne parla più fa mesi. La spesa totale supera il mezzo miliardo di euro, poi sorgono problemi ambientali pesantissimi anche di smaltimento di materiale inerte. Come dire che non se ne fa nulla. In attesa che il disastro succeda. Intanto, ieri mattina, l’ennesimo incidente stavolta senza vittime, per fortuna, a due passi dallo specchio d’acqua di per sé già quotidianamente inquinato da scorie, acque di scolo, deflussi di acque piovane che hanno già danneggiato seriamente flora e fauna lungo la sponda.

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