All’asta del Comune lotta per il calcio balilla

Partiva da 5 euro è andato via a 165. Nelle casse dell’amministrazione sono entrati quasi 10 mila euro



TRENTO. Ci sono volute sette ore per assegnare 252 lotti dei 264 messi all'asta dal Comune per un ricavo di poco meno di diecimila euro. Si trattava di beni dismessi dalle strutture comunali ma anche 30 biciclette rinvenute e non reclamate. 250 gli aspiranti acquirenti quasi tutti italiani (molti studenti) e alcuni immigrati nordafricani.

Se qualche anno fa nelle aste si cercava il superfluo e c'era tanta curiosità, oggi chi partecipa è più interessato: c'è ad esempio chi deve arredare l'appartamento da zero o completarlo. Non manca l'artigiano che vuole attrezzare il magazzino, ma cerca anche attrezzi da lavoro, come lo erano le scale. Oppure le associazioni: dalla scuola di teatro a quella di flamenco, alla ricerca di mobili a supporto delle rispettive attività. La considerazione di base era comune : si poteva acquistare ad un terzo del valore reale, degli oggetti anche semi nuovi e la spesa valeva una riverniciatura o un modesto intervento di modifica. E tra tanti lotti non sono mancate le particolarità, come la ragazza che ha acquistato 17 sedie, nemmeno in ottimo stato, per 37 euro allo scopo di spedirle nel Paesi di origine del suo compagno, il Senegal. Mentre un altro si è aggiudicato a mani basse, in quanto unico offerente, l'arredo completo della sala di formazione dei vigili urbani. Per 50 euro, si è portato a casa 7 sedute su trave per un totale di 49 sedie con 21 tavoli scrittoi. E' stata invece battaglia sul calcio balilla: dalla base d'asta di 5 euro è stato aggiudicato per 165. Mentre i 37 computer sono stati mediamente venduti a 60 euro, raddoppiando il loro valore iniziale. La gara è rallentata solo a causa della pioggia, che verso le 19 ha costretto ad una breve sospensione per favorire il trasferimento al coperto. I lotti assegnati dovranno essere ritirati entro giovedì mattina, mentre gli invenduti, andranno al cmr. Quella di ieri è stata la seconda asta indetta quest'anno: «E' un'iniziativa che facciamo da alcuni anni», dice la dirigente Cristina Degasperi. «In fin dei conti sono beni acquisitati con i soldi dei cittadini ed una volta che non sono più necessari, è giusto favorirne il riciclo».

Tra i presenti, senz'altro molti curiosi, ma anche chi dimostra confidenza con questo mondo. Si parte dalla valutazione dei singoli beni, si evidenziano i lotti che interessano e si concorda il massimo che si è disposti a spendere, rapportando il tutto ad una personale valutazione. Poi la gara all'insegna dei rilanci anche di un solo euro, ma con un tetto massimo di spesa ben definito. In fin dei conti le uniche follie sono state il calcio balilla ed la bicicletta da uomo city bike Girardengo, aggiudicata per 110 euro. (d.p.)













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