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Al ponte di San Lorenzo l’Agip chiude i battenti

Margini sempre più risicati il gestore storico ha deciso di dire «basta» E in attesa di capire il futuro della struttura dell’Eni, saltano tre posti di lavoro


di Andrea Selva


TRENTO. Il cartello la prende alla lontana “fuori servizio”, ma gli scatoloni ammucchiati sul pavimento parlano chiaro: la stazione di servizio Agip all’angolo fra corso Buonarroti e il cavalcavia di San Lorenzo si prepara alla chiusura. Una data esatta ancora non c’è (dovrebbe essere questione di giorni) e il gestore Josè Filosa non ne vuole parlare impegnato - com’è - a chiudere i conti con l’Eni, società proprietaria della struttura. Ma il messaggio che negli ultimi giorni è arrivato alla clientela è chiaro: è finita.

Chiuderà (eventualmente per riaprire con una nuova gestione) la stazione di servizio “servita” lungo l’Adige, ma chiuderanno anche le pompe “self service” nell’area rialzata lungo il cavalcavia. E’ solo l’ultima stazione di servizio che prevedeva la presenza di un gestore sacrificata in nome dell’automazione spinta, con gli automobilisti disposti a mettersi in coda per spuntare il prezzo migliore, confrontando le quotazioni dei distributori sul filo dei centesimi.

E’ accaduto lo stesso in via Maccani (a sud della rotatoria), ma anche al distributore di via Brescia che ora è completamente automatizzato e alla stazione di servizio del Ponte di San Giorgio che - a giudicare dalle auto che si mettono in coda a ogni ora del giorno e della notte - è la preferita dagli automobilisti che vogliono risparmiare fino all’ultimo millesimo di euro. Perché i prezzi della benzina si calcolano così: millesimi compresi.

Il distributore di benzina del ponte di San Lorenzo risale agli anni Cinquanta. Dieci anni dopo vennero realizzate le pompe di carburante lungo il cavalcavia. All’epoca era uno degli ingressi principali della città. Ma anche ai giorni nostri il traffico attorno alla rotatoria non scherza. L’attuale gestore cominciò ad affiancare il padre 25 anni fa, ma l’attività di famiglia risale a un periodo precedente, quando c’era il distributore in via Rosmini.

Chiedete a un “benzinaio” che sta succedendo al mercato del carburante e vi racconterà di quotazioni ridotte all’osso e dell’arrivo dei distributori “no logo” in un mercato già troppo affollato. Chiaro che una gestione che prevede la presenza di personale fatica a reggere il passo di un mercato sempre più agguerrito. Ma la chiusura dell’Agip del ponte di San Lorenzo significa anche la perdita di tre posti di lavoro, oltre a quello del gestore che si concentrerà sull’attività (già avviata) di noleggio auto e furgoni.

Si è cercato un’altra sistemazione anche l’ex ciclista Mariano Piccoli che presso la stazione di servizio aveva aperto un’attività di riparazione e manutenzione di biciclette: se avete bisogno di lui lo troverete dall’altra parte del fiume Adige, al piano terra di un’edificio di via Brescia, all’altezza della piazza di Piedicastello (ma sul lato opposto della strada).

Trovare un posto dove fare il cambio degli pneumatici (o più semplicemente controllare la pressione) sarà ora più difficile, come anche lavare l’auto, in attesa di capire come sarà la nuova gestione di questa storica stazione di servizio. Arriverà qualcuno a rilevare l’attività? Può darsi, ma dovrà essere qualcuno disposto a lavorare 12 ore al giorno con margini sempre più ridotti.

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