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Al cimitero ci sono 140 conigli: protesta davanti al cancello

Anche Cia e Giuliani al “picchetto”: «Escrementi ovunque buche sotto le tombe, sporcizia, fiori e piante mangiati»


di Daniele Peretti


TRENTO. Talmente incavolate da inseguire il sindaco per alcune centinaia di metri, richiamandone l'attenzione a gran voce, fermarlo e travolgerlo col racconto di quello che si prova a vedere le tombe dei propri cari coperte di “bagole” e scavate dai cunicoli creati dai conigli. C'è riuscita Severina Sansoni, che già di prima mattina piangeva e tremava mentre raccontava: «La tomba di mio marito l'ho pagata, non me l'hanno regalata. Non è giusto che debba raccogliere le cacche dei conigli con la paletta e che non possa mettere dei fiori freschi sulla tomba. Ha visto quella di Tononi, parliamo di un sindaco di Trento: indecentemente coperta di bagole».

La stima ufficiosa parla di 140 conigli, tra i quali molti cuccioli che hanno trovato un habitat naturale al cimitero, preferibilmente sotto le tombe, restano nascosti di giorno ( «ma qualcuno lo si vede anche a cimitero aperto») e escono quando i cancelli sono chiusi. «Ci tenevo molto a creare un bel campo per i bambini - racconta il direttore cimiteriale Passalacqua - tanto che lo avevo fatto coprire con della ghiaia bianca: in poco tempo è diventata nera. Ho fatto le foto, una relazione dettagliata sullo stato del cimitero, mandando il tutto ai miei referenti in comune. Sa cosa mi hanno risposto? Che la competenza non è loro, ma del servizio ambiente. A questo punto cosa vuole che faccia?» Comprensivo il Capellano del cimitero: «I conigli vanno portati via, ma con una cattura innocua, in forma pacifica».

Tanta confusione è nata dall'iniziativa dei consiglieri di minoranza Bruna Giuliani e Claudio Cia che si sono presentati ieri mattina per raccogliere le firme da presentare al sindaco: «Esattamente tre mesi dopo – osserva Bruna Giuliani- aver portato in ufficio dal sindaco due conigli. Non è successo nulla, la festa dei morti si avvicina e la gente inizia a portare i fiori. Si deve fare qualcosa». Incalza Cia: «Il sindaco sta umiliando la città. Non decide ed esaspera tutti i problemi. Se interveniva all'inizio, tutto era già risolto. Adesso con 140 conigli la situazione è diversa». La vostra soluzione? «La stessa che ha permesso di allontanarli dal Briamasco. Poi reti ai cancelli alte almeno un metro e un intervento immediato al primo segnale».

Il sindaco entra casualmente nel gruppo, abbozza, ha un breve scontro verbale con Cia e assicura che entro ottobre tutto sarà risolto: interverranno gli stessi tecnici che hanno liberato il cimitero di Ferrara. Ma, assicura, abbiamo chiesto anche in Lombardia. Prosegue a passo svelto verso il Muse, ma come detto viene inseguito, raggiunto e costretto a fermarsi ancora per rassicurare. «Mio marito è morto da 20 giorni - racconta Giuliana Uez - e i conigli hanno già mangiato dieci coppe di fiori. L'altra mattina mi sono seduta su una panchina del viale: c'era la stessa puzza di una conigliera». «Ieri pomeriggio ho portato una pianta e questa mattina era già tutta mangiata. Non c'è solo il danno economico dei fiori - osserva Stefano Endrizzi - ma anche quello del ripristino delle tombe che si crepano a causa degli scavi dei conigli». Alla fine? 250 firme raccolte in tre ore e adesso ogni sabato mattina, fino a quando il problema non sarà risolto, Cia e Giuliani allestiranno il loro banchetto al cimitero.













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