IL RICORDO DI BISOFFI 

«Lascia un patrimonio di cultura» 

Il presidente della Comunità: percorso artistico di grande spessore



ROVERETO . «Il Trentino perde un uomo di grande cultura, che ci lascia in eredità un percorso architettonico, artistico e culturale di spessore». Con queste parole il presidente della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi, a nome della Comunità tutta, ricorda la figura dell'amico architetto, veneziano di nascita ma residente a Rovereto da molti anni, Francesco Cocco. «La sua curiosità intellettuale lo portò a un eclettismo straordinario permettendogli di spaziare dall'architettura, all'urbanistica, all'arte con grande sensibilità e competenza. Numerose le testimonianze delle sue creazioni architettoniche a Rovereto, nella Vallagarina e oltre. Attento osservatore delle dinamiche sociali e politiche della nostra terra, era discreto ma dinamico e non lesinava consigli e suggerimenti agli amministratori quando questi erano impegnati nella visione dello sviluppo del territorio». Non c’è dubbio che la figura di Cocco sia quella di un uomo di cultura esemplare, capace di trovare una sintesi tra intendimenti “alti” e le necessità - del tutto ordinarie - del vivere quotidiano. Esempi del suo lavoro sono le belle villette a schiera di viale Trento (lato ovest), ma anche il discusso Centro civico di Trambileno, criticato per la sua “non conformità” agli standard estetici della sua epoca, ma apprezzato proprio per la capacità innovativa. «Tra i tanti riconoscimenti che ebbe (tra cui una importante amicizia con autorevoli architetti di fama nazionale tra cui lo storico Bruno Zevi), un posto di rilievo va al "People Mover" collegamento funiviario da Venezia al Tronchetto che gli valse nel 2010 il premio "Sommer-Awards 2010", per il miglior impianto funiviario. Francesco Cocco disegnò una stazione a forma di conchiglia che ricorda le ali di un gabbiano. La sua scomparsa – conclude Stefano Bisoffi - ci lascia un po' più soli, ma siamo confortati dalle opere architettoniche e artistiche che ci ha lasciato e dal ricordo di una relazione umana ricca e indimenticabile». Francesco Cocco lascia i figli Carlotta, architetta, e Zeno.















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