Piscina, per la Provincia ora diventa una priorità 

Approvato l’ordine del giorno del consigliere Luca Giuliani: «L’impianto unico è una necessità per l’Alto Garda». Per i soldi si attende l’assestamento di bilancio



ALTOGARDA. Sotto l’albero di Natale dell’Alto Garda il consigliere provinciale Luca Giuliani ha messo l’approvazione di un ordine del giorno che impegna la Provincia a prendere seriamente in considerazione le modalità per assicurare un impianto natatorio unico attraverso un intervento di carattere sovracomunale che preveda un sostegno economico da parte della Provincia.

In buona sintesi si tratta del primo documento ufficiale che mette le basi per poter giungere in tempi ragionevoli alla realizzazione di una piscina che possa soddisfare le esigenze natatorie dei cittadini dei sette comuni afferenti laComunità di Valle. Un atto che porta in causa la Provincia in quello che dovrà essere un particolare lavoro di sinergia e d’intenti tra Comuni, Comunità di Valle e, appunto, la Provincia. «Da anni si parla ormai in tutto l’Alto Garda e Ledro della realizzazione di un centro natatorio sovracomunale - scrive Giuliani - nelle cronache dei quotidiani la discussione tra le amministrazioni di Arco e Riva sulle modalità della realizzazione dell’opera, ha confermato quanto questa struttura sia una priorità per i cittadini altogardesani». Per Giuliani gli impianti esistenti sono di ristrette dimensioni e per nulla moderni e non consentono di soddisfare le reali necessità degli utenti che praticano l’attività natatoria a fini agonistici, ludici o terapeutici. «L’inadeguatezza degli impianti - sottolinea il consigliere provinciale del Patt - risulta ancora più evidente se si pensa al forte numero di presenze turistiche che ogni anno registra l’Alto Garda. L'idea di un impianto unico, coperto e fruibile tutto l'anno è una necessità inderogabile per tutta la comunità dell'Alto Garda e Ledro che conta cinquantamila abitanti, senza contare l’oltre milione e mezzo di presenze turistiche annuali». Al momento si parla ancora di cifre, ma un successivo passo lo si potrà fare a metà del 2018 con la prima legge di assestamento del bilancio provinciale. In quell’occasione potrebbero emergere i primi veri soldi in previsione di quello che sarà il progetto esecutivo. Ovunque questo sarà realizzato, partita quest’ultima non certo semplice e scontata, l’impianto dovrà essere all’altezza del nome e delle aspettative di un territorio fortemente vocato alle attività sportive sia indoor che outdoor. «Il nuoto - chiosa Giuliani - come altri sport, è cresciuto molto e costituisce una vera ricchezza per il territorio. Va ricordato inoltre il valore educativo e sociale che ha lo sport, per questo ha bisogno di essere sostenuto e promosso con adeguati interventi».

Insomma, un primissimo piccolo passo, ma che potrebbe aiutare le parti provinciali, quelle comunali, quelle di Comunità e le società vocate, a sedersi tutti insieme davanti allo stesso tavolo per nuotare insieme nella stessa direzione. (l.o.)

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