lavoro sociale 

Per «Intervento 19» 180mila euro 

La cifra stanziata dalla Comunità di valle per 13 lavoratori



ALTO GARDA. Il Comitato esecutivo della Comunità Alto Garda e Ledro ha deliberato di dare attuazione per il 2018 per l’Intervento 19 (per l’accompagnamento all’occupabilità attraverso lavori socialmente utili) a tre progetti, per un totale di spesa stimata per quest’anno di 180.000 euro, distribuita tra tredici lavoratori e tre capisquadra: il primo (7.000 euro) riguarderà il riordino di archivi o il recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo non rientranti nelle attività di ordinaria amministrazione dell’ente, per sette mesi e mezzo, con il coinvolgimento di un lavoratore part-time (priorità a un lavoratore disabile di categoria B con pregresso positivo di inserimento in progetti similari) presso gli uffici della sede rivana di via Rosmini; il secondo (costo 97.000 euro) sarà incentrato sull'abbellimento urbano e rurale, compresa l’attività di manutenzione, sempre per un periodo di 7,5 mesi, con il coinvolgimento di quattro lavoratori a tempo pieno e un caposquadra a tempo pieno presso i servizi per la tutela ambientale e gestione del territorio della Comunità, nello specifico per la manutenzione delle piazzole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani dislocate sul territorio dell'ex C9; il terzo (costo per il 2018 76.000 euro, per il 2019 120.000 euro) sarà un progetto pluriennale per i servizi domiciliari a persone anziane, per un periodo massimo di 19,5 mesi, finalizzato al consolidamento dell’impiego a tempo indeterminato, con il coinvolgimento di otto lavoratori part-time e due capisquadra part-time presso il domicilio degli utenti che verranno individuati dal servizio socio-assistenziale della Comunità anche in accordo con i Comuni. Qualora l'Agenzia del lavoro non approvasse il progetto pluriennale, si passerà ad attuare un progetto in subordine che riguarderebbe servizi ausiliari di tipo sociale a carattere temporaneo, compatibili con il grado di debolezza o svantaggio del lavoratore, o servizi necessari per il recupero del lavoratore (purché non in sostituzione di quelli già attuati sul territorio), per un periodo di sette mesi e mezzo, sempre con il coinvolgimento di otto lavoratori part-time e due caposquadra part-time, presso il domicilio degli utenti che verranno individuati dal servizio socio-assistenziale. Il Comitato esecutivo presieduto da Mauro Malfer per l'assunzione ha deciso di dare priorità ai disoccupati in difficoltà occupazionale in quanto emarginati o portatori di handicap o donne vittime di violenza segnalati dal servizio sociale e in subordine ai disoccupati in difficoltà occupazionale segnalati dai servizi sanitari, ai disoccupati invalidi e ai disoccupati da più di dodici mesi con più di 45 anni.

(m.cass.)

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