torcegno: fogne e torrente ceggio tornano sotto i riflettori 

«Collettori pronti entro fine anno» 

Cia interroga la Provincia, la sindaca Campestrini illustra i progetti


di Franco Zadra


TORCEGNO. Si torna a parlare dell’impianto di depurazione di Torcegno per una nuova interrogazione del consigliere Claudio Cia, dopo che nel ottobre 2016 lo stesso aveva riscontrato una immissione nel torrente Ceggio di acque residuali contaminate da Escherichia Coli e Azoto Ammoniacale. In seguito alla segnalazione di Cia, nei confronti del sindaco, Ornella Campestrini, era partita una denuncia alla Procura da parte dei carabinieri del Noe.

«C’è già un progetto esecutivo - dice Campestrini - per la realizzazione dei due tratti di collettore Castelnuovo - Telve e Telve - Torcegno, e quest’anno i lavori dovrebbero venire completati. Un progetto che era stato previsto ancora nel 2010, ma poi non realizzato per mancanza di fondi». Un collettore di collegamento con la rete provinciale che risolverebbe del tutto le problematiche dell’impianto Imhoff. «Un impianto – continua la sindaca – che è risultato a norma anche dopo le recenti verifiche, calibrato a progetto per ottocento utenti, e non come scrive Cia per “insediamenti civili inferiori a 50 abitanti”. Dopo la segnalazione abbiamo ricevuto da Appa delle prescrizioni che abbiamo assecondato completamente. Anche a livello di autorizzazioni siamo in regola e tutto risponde alla norma, così come abbiamo messo in regola lo smaltimento dei residui nei cassonetti che ci era stato contestato».

La Provincia rispondendo alla prima interrogazione di Cia, riferiva che l’Appa ha il compito di accertare la qualità delle acque del territorio provinciale e che il tratto di torrente Ceggio che va dalla confluenza con il rio Val Mendana alla foce nel fiume Brenta viene monitorato con regolarità e la qualità biologica del tratto di torrente dagli ultimi dati risalenti al 2015 conferma lo stato di qualità sufficiente già trovato nel 2012. «Una vicenda – dice però Cia – che mette la Provincia di fronte a un danno ambientale che nel frattempo, si presuppone, sia stato risolto, anche perché finora ci si è limitati a far pagare ai residenti di Torcengno una tariffa per lo smaltimento molto maggiore di quella di chi è collegato alla fognatura di fondovalle, quasi costringendoli a inquinare un torrente che sarebbe un gioiello trentino».













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