Tortel de patate apprezzato ovunque, anche in Uganda 

La Confraternita. Il sodalizio di Sporminore è impegnato in una intensa attività promozionale del piatto tipico della Valle di Non, che si può trovare pure in Sud America, Canada e Stati Uniti


Giacomo Eccher


Val di non. «In casa o fuori casa? Delle volte ci si chiede se, per far conoscere le nostre tradizioni ed i prodotti di un territorio, bisogna per forza far venir l'ospite in casa o se delle volte basta andar noi da lui. Noi facciamo entrambe le cose». Il gran maestro della Confraternita del tortel del patate, Mario Tonon, riassume così l’intensa attività promozionale del sodalizio che ha sede a Sporminore. La Confraternita dentro i confini trentini ha fatto molto, e continuerà a farlo, per promuovere questo piatto diventato una specialità per i turisti ma ormai anche per i locali, che per poterlo gustare devono recarsi in agritur o ristoranti che sono ligi alle vecchie tradizioni e che per questo sono premiati dai consumatori.

Pochi lo sanno fare

«In casa il ‘vero’ tortel lo fanno in pochi, e per la Confraternita c’è ancora molto da fare. Stiamo preparando la lista degli appuntamenti dove siamo presenti. Ma prima voglio ringraziare Carla Caldonazzi che armata della sua grattugia si è recata in Africa (Uganda) a far del sano ed utile volontariato. Con l’occasione ha fatto conoscere alle popolazioni locali il nostro povero, ma ricco di sapori, tortel de patate» - afferma Tonon. Un piatto apprezzato sia dagli adulti che dai bambini tanto che Carla, durante la permanenza (un mese) ha dovuto cucinare il tortel più volte, sollecitata dalla popolazione locale che gradiva questo semplice piatto, e al contempo ha potuto far conoscere le poche e semplici regole che servono a farlo. Al suo ritorno ha regalato la grattugia alla cuoca più appassionata del villaggio, in modo che questa pietanza possa diventare quotidianità, considerata la facile reperibilità anche lì dei prodotti necessari per prepararla».

All’Anffas

Africa ma non solo, l’impegno è anche verso le associazioni locali. «Ho ricevuto un bel dono artistico fatto da bambini disabili dell’Anffas, dove delle nostre consorelle hanno preparato un succulento pranzo ‘diverso’ ma apprezzato doppiamente in quanto sono stati resi partecipi, per quello che potevano, anche i ragazzi, che sono rimasti entusiasti». Tonon non dimentica ‘l’ambasciatore’ della Confraternita nel Sud America, Patricio, che ogni volta che deve intrattenere i suoi numerosi ospiti il piatto più gettonato è il tortel abbinato al pesce per rendere le sue serate indimenticabili. Nel Nord America la Confraternita del tortel è presente in più siti: in Canada a Toronto e Vancouver e negli Stati Uniti a Millwaukeee e nel New Messico a Las Cruces dove c’è un gruppo molto attivo che nel 2015 i trentini sono andati a trovare e dove, nell’occasione, sono stati proclamati anche due nuovi confratelli.

A 3.000 metri

Da menzionare anche il record di altitudine in occasione del Centenario della Grande Guerra al rifugio Lobbie, oltre i 3.000 metri: qui stupendi tortei sono stati preparati dai confratelli Vittorio, Maurizio, Alfredo, Tarcisio, Walter e Bruno, abili a confezionare il piatto non solo a basse quote ma anche in zona disagiate come le vette dell’Adamello. «La Confraternita è sempre in pista. Senza tanta pubblicità, ma con tanta operosità, dà vita a svariate feste» - spiega con orgoglio il gran maestro. A breve i Confratelli saranno a Garda, in località Marciaga, all’Agritur Garda Natura, e il 4 agosto al Rifugio Contrin in Val di Fassa. Inoltre non potranno mancare nemmeno quest’anno ad Andalo dove, per concludere la settimana dei sapori, si farà una grande sfida tra i masi dell’Altipiano della Paganella per confezionare la più bella e gustosa torta de patate. «E noi saremo, come al solito, giudici imparziali ma soprattutto qualificati» - conclude Tonon.













Scuola & Ricerca

In primo piano