Sull’area produttiva Mollaro si potrà indire il referendum  

La mozione delle minoranze. La consultazione sarà fatta eventualmente dopo le elezioni amministrative di maggio. Le posizioni di Forno e Rizzardi si differenziano sulle modalità


Giacomo Eccher


Predaia. È stata approvata in consiglio comunale, con 6 voti a favore, la mozione delle minoranze sul referendum da indire a proposito dell’ampliamento dell’area produttiva di Mollaro. Questo grazie all’astensione in blocco (9 voti) della maggioranza, che ha però respinto con gli stessi numeri (sei favorevoli e nove contrari) la mozione, sempre della minoranza, che chiedeva la revoca, in autotutela “per inammissibilità”, del provvedimento con cui il 21 ottobre scorso lo stesso consiglio comunale di Predaia, all’unanimità, aveva di fatto dato il via libera all’ampliamento. La seduta era stata chiesta formalmente dalle minoranze (i due gruppi Predaia Futura e Predaia Unita, oltre all’indipendente Angelo Potì) con l’obiettivo di rivedere la questione relativa all’area di Mollaro nel contesto del piano stralcio delle aree produttive della valle che è stata poi approvata prima dalla Conferenza dei sindaci nonesi e poi dal Consiglio della Comunità di Valle.

Il presidente

Sulla richiesta di autoannullamento del provvedimento del 21 ottobre è intervenuto il presidente del consiglio comunale, Mauro Erlicher, che ha respinto l'asserzione del consigliere Pinter (minoranza) che aveva parlato di «documento nullo perché impegnava per un'entità superiore al Comune (la Comunità di valle)». «Il sindaco lo aveva presentato come atto di indirizzo politico ed in quel contesto e con quello scopo è stato votato» - ha affermato Erlicher ricordando che il dispositivo prima del voto era stato letto e scandito parola per parola. Altro che seduta confusionaria come asserivano le minoranze».

Partita chiusa dunque ma continua a rimanere aperto il tema referendum anche se, come ha spiegato Erlicher, essendo entrati nell'ultimo semestre di attività prima delle elezioni comunale, il consiglio non poteva deliberare nulla in proposito. Se ne riparlerà dunque dopo il voto di maggio 2020 anche se la maggioranza, per bocca del sindaco Paolo Forno, si è detta favorevole a dare voce alla popolazione con uno strumento, il referendum, che è previsto dallo statuto comunale.

Quanto all'estensione della consultazione, Forno ha fatto riferimento alla facoltà della Consulta frazionale di Mollaro di poter gestire il referendum nelle condizioni previste nello statuto, ovviamente solo con valore consultivo. Su questo punto si è differenziato il vicesindaco Lorenzo Rizzardi: «Il Comune di Predaia è unico, non possiamo spezzettare le consultazioni a seconda di interessi particolari». La questione rimarrà dunque aperta, e vedremo gli sviluppi.

Interramento ferrovia

Intanto l’iter dell'ampliamento sta andando avanti dopo il via libera della Comunità di valle che ha deliberato l’ampliamento dell’area produttiva di Mollaro in prima adozione, ed ora sono aperti i termini per le osservazioni prima dell’adozione definitiva tra un paio di mesi. Su sollecitazione del consigliere Potì il sindaco ha anche fatto cenno al progetto di interramento della Trento Malé per risolvere una volta per tutte il problema dell'accesso a Mollaro e all'area produttiva. «C’è uno studio di fattibilità (costo 43 milioni) che abbiamo presentato al presidente Fugatti. Ne ha preso atto ma non abbiamo risposte».















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