Le tre donne acchiappavoti nella squadra di Cova 

La nuova amministrazione di Predaia. La più votata, con 353 preferenze, è Ilaria Magnani,  poi Debora Helfer (244) e Raffaella Falduti (243). In consiglio anche Martina Zadra e Alice Brida  


Giacomo Eccher


Predaia. Si annuncia a tinte rosa, e non solo per il sindaco al femminile, la nuova amministrazione di Predaia. Sono tre donne infatti le più votate nella lista di maggioranza “Predaia in Comune”, con “miss preferenze” Ilaria Magnani, 38 anni di Dermulo, docente di matematica al Pilati di Cles ed assessora uscente all’Istruzione e Politiche giovanili. Il totalizzatore delle preferenze le ha assegnato ben 353 voti. Alle sue spalle altre due esponenti del gentil sesso, Debora Helfer, 30 anni di Vervò, laureata in giurisprudenza che ha ottenuto 244 voti personali, uno in più della terza (peraltro a pari merito con l’architetto Stefano Brida, di Priò), Raffaella Falduti, 60 anni, poliziotta a riposo dopo anni trascorsi nei ranghi della Polizia giudiziaria in forza alla Procura di Bolzano.

In consiglio entrano anche altre due donne, ma per sedersi ai posti assegnati alla minoranza: Martina Zadra, educatrice di Tres, 30 anni, eletta nella lista “Predaia Giovane” e Alice Brida, 26 anni, di Priò, anche lei educatrice, gratificate rispettivamente di 107 e 168 preferenze.

Tra gli eletti di genere maschile si segnala il ritorno nell’amministrazione pubblica di due ex sindaci, Mauro Schwarz di 69 anni, già primo cittadino di Smarano e Alberto Corazzolla, 62 anni, che come sindaco di Tres nel 2014 era stato tra i fautori della nascita del comune unico. Un volto noto anche fuori dell’ambito comunale è quello del dottor Aldo Webber, 67 anni, di Taio, direttore amministrativo fino a due anni fa dell’Ospedale di Cles e tra i fondatori, e livello provinciale, dell’associazione A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie).

Quanto alla nuova sindaco Giuliana Cova, ieri di prima mattina c’è stato il passaggio delle consegne con l’uscente Paolo Forno, il tutto senza particolari cerimonie e nemmeno un scatto che immortalasse l’evento. Adesso si attende la convocazione del primo consiglio comunale che nella prima riunione sarà presieduto dal consigliere anziano Aldo Chini, pensionato di 73 anni, che abita a Segno.

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