Sfoltite le piante lungo la Sp 84 e un tronco diventa un fungo

Valle di Cavedine. La sistemazione della strada valle di Cavedine (la Sp 84), che collega i paesi da Padergnone a Drena per ricongiungersi poi alla Gardesana (45/bis) a Dro attraverso la “ruina”...


Mariano Bosetti


Valle di Cavedine. La sistemazione della strada valle di Cavedine (la Sp 84), che collega i paesi da Padergnone a Drena per ricongiungersi poi alla Gardesana (45/bis) a Dro attraverso la “ruina” delle Marocche, venne portata a termine attraverso vari stralci finanziati dalla Provincia di Trento nell’arco di un trentennio (1955 – 1984) ed apportando quelle modifiche che evitassero l’attraversamento dei centri abitati, ad esclusione di Calavino per l’impossibilità di realizzare una variante.

Nel primo tratto fra Padergnone e Calavino (1955/1956), oltre ai lavori di allargamento e pavimentazione della strada, vennero eseguite sul lato che guarda verso valle, con il concorso degli allora “Cantieri scuola” (un’anticipazione per certi aspetti degli attuali lavori socialmente utili), formati per lo più da persone senza lavoro con l’inserimento di qualche studente durante le vacanze estive, delle piantumazioni allo scopo di ombreggiare la strada, ma soprattutto per creare con la crescita delle piante una specie di barriera verde per eventuali fuoriuscite dei mezzi dalla carreggiata, anche perché a quei tempi non si faceva largo uso di guard-rail.

Col passare degli anni si è aumentata la sicurezza con la messa in opera di strutture di contenimento a norma, eseguendo poi annualmente il taglio dei rami, che invadevano la carreggiata.

Durante il lockdown dei mesi scorsi, approfittando anche della ridotta circolazione stradale, si è provveduto non solo allo sfoltimento dei rami, ma in alcuni tratti anche al taglio delle piante ed in particolare in corrispondenza della località “Vertine”, permettendo in tal modo l’apertura di un panorama sul Vezzanese. Gli addetti alla manutenzione hanno voluto lasciare anche una traccia artistica del lavoro svolto in quanto hanno raffigurato su un tronco un fungo, che dalla forma sembra un porcino.

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