«Mancano mesi importanti prima di decidere che fare» 

In vista delle Comunali 2020. La lista civica “Mezzolombardo partecipa” ha già pronti 6 dei 22 punti del programma. Vedovelli: «Però le forze in campo devono slegarsi dalle logiche dei partiti»


DANIELE ERLER


Mezzolombardo. «Abbiamo già sei punti che sono quelli più importanti del nostro programma-manifesto. Ne seguiranno altri: in totale saranno 22, come il numero delle lettere che compongono il nostro nome». Quattro anni fa “Mezzolombardo partecipa” si definiva la vera novità in paese. Erano nati da poco, aggregando gli abitanti della stessa zona, in località Sentieri. Il gruppo era poi cresciuto grazie al passaparola, diventando una sorta di movimento civico esterno al consiglio.

Nel 2015 si presentarono alle elezioni: con il Patt e altre liste, sostenevano la candidatura di Paolo Mazzoni. La lista ottenne il sette per cento delle preferenze, eleggendo Konrad Vedovelli come consigliere di minoranza.

Ma ora sono passati cinque anni e la domanda è d’obbligo: come si schiererà “Mezzolombardo partecipa” alle elezioni del 2020?

No ai partiti

«Mancano ancora dieci mesi al voto. Il sindaco e alcuni dei gruppi di minoranza ci sembra abbiano anticipato troppo i tempi – dice Vedovelli, riferendosi agli articoli pubblicati nei giorni scorsi dal Trentino –. È presto anche solo per dare un giudizio definitivo sull’operato del sindaco: mancano mesi importanti di consigliatura. Ci sono cose per cui abbiamo votato a favore, come la biblioteca, e altre no. E così vogliamo prenderci tutto il tempo per decidere il nostro ruolo, mantenendo però l’identità civica». Forse proprio questo ultimo aspetto è il più importante: «Le forze in campo dovrebbero slegarsi dalle logiche e dai simboli dei partiti. A breve completeremo le nostre proposte e chiederemo a tutti di poterci confrontare sui programmi. Poi decideremo, anche sulla base dei candidati sindaco».

Il programma

Intanto però Vedovelli può anticipare sei temi, che secondo il suo gruppo dovranno essere alla base di ogni eventuale accordo: «Le politiche sociali, a favore di giovani, anziani e famiglie. L’interramento Trento-Malé e il centro natatorio di Comunità di valle. Il potenziamento delle attività del Presidio San Giovanni con la richiesta di un Pronto soccorso pediatrico provinciale. Il supporto all’Istituto Martino Martini. Gli interventi sulle strutture sportive, a partire dal Circolo tennis. E poi il rilancio di alcune manifestazioni in paese».













Scuola & Ricerca

In primo piano