calavino 

Il Coro Lagolo festeggia il 55° 

Domani mattina canterà alla messa e poi alla Casa della Musica



CALAVINO. Con qualche mese di ritardo il Coro Lagolo di Calavino, la formazione canora più longeva della valle dei Laghi, festeggia domani il 55° di fondazione. Era il 1963 quando una decina di amanti del canto e della montagna (escursionisti domenicali sulle Dolomiti trentine) furono stimolati dall’idea di costituire in paese un coro della montagna. Trovato un punto di riferimento nel compaesano don Giuseppe Grosselli, che seppe dare la giusta quadratura al progetto sia dal punto di vista organizzativo che musicale, ben presto la compagine canora, che nei mesi successivi vide ingrossarsi le proprie file, riuscì a far sentire la sua presenza nella comunità e a presentare un primo repertorio al debutto, sempre nello stesso anno, al teatro parrocchiale del paese.

Negli anni successivi, aumentando il numero dei coristi, il coro partecipò in più occasioni al Concorso Enalc di Bolzano, riuscendo perfino ad aggiudicarsi il primo posto fra le formazioni partecipanti in seno alla sua categoria. Da quel momento in poi, sempre sotto la direzione musicale di don Bepi Grosselli, che ritagliava fra i numerosi impegni di prete di frontiera lo spazio necessario per preparare i suoi coristi, iniziò una lunga ascesa, riuscendo a toccare i vertici di una notorietà che lo portò a calcare i palcoscenici di mezza Europa (Germania, Spagna, Francia, Svizzera, Ungheria, Slovacchia, …), stringendo via via vincoli d’amicizia con sodalizi ed istituzioni europee; in particolare un legame molto forte per oltre un ventennio con la città di Landshut (a pochi chilometri da Monaco di Baviera) con frequenti scambi culturali annuali.

Il Coro Lagolo ha sempre trovato a Calavino, grazie alla proficua collaborazione con le amministrazioni comunali, la sede ideale per lo sviluppo della sua attività, nonostante che nel frattempo le sue file si siano ingrossate con l’avvicendamento di coristi provenienti in buona parte dai paesi della valle di Cavedine. Come scrive il presidente Romano Grosselli nel programma s’intende festeggiare l’anniversario, come si suol dire, un po’ in famiglia, nel senso di ringraziare la comunità di Calavino per il suo attaccamento al sodalizio canoro ed anche per ricordare tutti quei coristi che “sono andati avanti” e che hanno consentito col loro impegno di assicurare la continuità di questa significativa storia. Il coro dunque sarà impegnato domani mattina nell’animazione della messa cantata e a seguire nella tensostruttura della Casa della Musica un breve concerto, diretto dalla nuova maestra Isabella Pisoni, e da un invitante rinfresco durante il quale tra un bicchiere e un tramezzino ci si inoltrerà nei “te ricordit”, dato che sono stati invitati, oltre ai tre sindaci della valle, tutti gli ex-coristi e non mancherà sicuramente con la sua vitalità don Bepi nonostante i suoi 95 anni ben portati. (m.b.)















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