«Il Comune bandisca la plastica» 

La mozione di Ugolini del M5S sarà discussa giovedì in consiglio: progressiva abolizione in tutte le sedi


di Daniele Erler


LAVIS . «Il Comune di Lavis si liberi della plastica». La proposta arriva dal Movimento Cinque Stelle e sarà discussa giovedì in consiglio comunale. L’idea è di prendere ad esempio quanto ha proposto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. La scorsa estate ha lanciato la “plastic free challenge”, ovvero la sfida a liberarsi della plastica. Nel giro di qualche mese, si è impegnato a eliminare tutta la plastica usa e getta dagli uffici del suo ministero. Ha esteso l’invito a fare lo stesso anche al presidente della Camera Roberto Fico e al vicepremier Luigi Di Maio. Sono due dei massimi esponenti del Movimento, il gruppo politico che aveva indicato lo stesso Costa come ministro per il governo di Giuseppe Conte. Non è un caso quindi che sia Alessandro Ugolini, consigliere comunale Cinque Stelle, a firmare la mozione con cui si cerca di replicare a Lavis l’iniziativa nazionale. Ugolini chiede che il sindaco e la giunta si impegnino «a partecipare alla plastic free challenge, promuovendo la progressiva abolizione della plastica monouso in tutte le proprie sedi e uffici». Bisogna capire quanto questo inciderà davvero sulla produzione di rifiuti del municipio. L’intento però è probabilmente più simbolico: dare l’esempio, inserendosi – anche se in piccolo – in una serie di iniziative proposte a livello europeo. Qualche esempio? L’utilizzo dei sacchetti biodegradabili al supermercato, al posto di quelli in plastica: novità che aveva fatto molto discutere un anno fa, ma che ormai è diventata un’abitudine.

Da gennaio 2019, l’Italia è il primo Paese che ha messo al bando anche i cotton fioc in plastica. Secondo Legambiente, rappresentano il 9% dei rifiuti ritrovati sulle spiagge italiane, una media di 60 per ogni spiaggia. Dal 2021 saranno vietati su tutto il territorio dell’Unione europea una serie di oggetti in plastica usa e getta non biodegradabile: posate, cannucce, contenitori per alimenti e bastoncini per i palloncini, per fare qualche esempio. In Italia il provvedimento potrebbe essere anticipato già al 2020. L’amministrazione a Lavis potrebbe dare il buon esempio, accettando già ora la sfida contro la plastica.













Scuola & Ricerca

In primo piano