MEZZOLOMBARDO. All'istituto Martini, alle 18.30, si presenta un progetto sull’utilizzo intelligente delle nuove tecnologie per raccontare il cyberbullismo. Cyberbullismo e Sexting sono termini che sempre più riecheggiano nei discorsi degli educatori e dei genitori che, animati da legittime preoccupazioni, si chiedono quale possa l’approccio educativo da adottare. Può la sola repressione risolvere il problema? Demonizzare le nuove tecnologie (Smartphone, tablet, internet) è la strada giusta? E perché invece non mostrare le straordinarie potenzialità espressive dei nuovi strumenti tecnologici, favorendone l’uso consapevole e intelligente da parte dei ragazzi?

È questa l’idea che sta alla base del progetto realizzato dall’Istituto comprensivo Mezzolombardo-Paganella e dall’Istituto comprensivo di Mezzocorona. A svilupparlo è stata l’associazione culturale Il Funambolo di Trento in collaborazione con Medialab di Bolzano. Le scuole hanno partecipato a un bando della Fondazione Caritro, ottenendo un contributo a parziale copertura delle spese; hanno inoltre potuto contare sul sostegno della Cassa Rurale Rotaliana Giovo e della Cassa Rurale Lavis Mezzocorona Val di Cembra.

Protagonisti del percorso sono una terza classe della scuola secondaria di primo grado dell’istituto di Mezzolombardo-Paganella e una prima classe (sempre della scuola secondaria di primo grado) dell’istituto di Mezzocorona, coordinate rispettivamente dal professor Francesco Triolo e dalla professoressa Michela Mazzarella. L’obiettivo del progetto è far raccontare ai ragazzi, attraverso il linguaggio del video, la vita di tutti i giorni. Sotto la guida di tutor ed esperti, i ragazzi hanno scritto le sceneggiature, fatto le riprese con gli smartphone e infine prodotto 4 film ciascuna di circa 10 minuti l’uno. (l.c.)