Ecco l’«osteria-ristorante» nel centro di Stenico 

Un nuovo segnale di rilancio turistico nel paese del Banale. Il locale, nella casa ristrutturata di Elvio Busatti, sarà gestito dalla figlia Licia e da Nicola Lombardi


di Graziano Riccadonna


STENICO. L’inizio della stagione estiva porta una ventata di novità anche a Stenico, con la nascita di una nuova realtà legata al turismo. Si tratta dell’apertura di un nuovo locale pubblico, ristorante e osteria, domenica prossima 24 giugno, con musica tutto il giorno.

Stenico, località penalizzata dalla continua chiusura di esercizi, come osterie e alberghi, vede così un’inversione di tendenza. Infatti con l’apertura del nuovo esercizio, che si affianca al preesistente B&B, la ventata di novità interessa l’intera comunità di Stenico, dove il depauperamento sociale sarebbe superato da questa nuova iniziativa imprenditoriale per di più giovanile.

Protagonisti sono due giovani del posto, Licia Busatti e Nicola Lombardi, già esperti di conduzione locali pubblici perché gerenti in Val del Chiese. «La nostra esperienza ci guida anche nella composizione dei piatti che proporremo, tutti di sapore locale, dalla “ciuìga al brò brusà”, dalla carne salada alla selvaggina. Ma anche la cucina veloce, street food. Però sempre di qualità», ci conferma Licia.

Tutto nasce da un’idea del geometra Elvio Busatti, il padre di Licia, che dovendo ristrutturare la sua casa paterna in centro a Stenico, pensa bene di riservare le cantine a una struttura di accoglienza, uso osteria e ristorante, circondata da giardino e terrazze sulla valle. Dopo anni di lavoro finalmente il restauro porta alla luce un intero piano riservato a osteria-ristorante. Ogni saletta ha una destinazione: sala dei sapori, sala dei saperi, sala dei suoni. Al posto delle stalle di ricovero per animali e cavalli (sulla Tione - Lisano - Banale) sorgono tre deliziose salette, affrescate da un artista del posto, Aldo Orlandi. Il quale ha eseguito affreschi intonati a ciascuna saletta, una vera galleria d’arte al posto delle stalle del passato. Il geometra Busatti è riuscito anche nell’impresa di restaurare il vecchio forno del pane: «Una struttura che da sola qualifica un tipo di restauro conservativo, per di più posta in un ambiente che trasuda storia da ogni angolo, da ogni sasso sporgente, da ogni vecchia porta».

A proposito di porte, quella d’entrata principale alla stalla funge da portale al bar inserito nell’osteria. Ma ogni cosa appare studiata per un riuso intelligente.

La festa d’inaugurazione della nuova-storica struttura è per domenica prossima, 24, con musica tutto il giorno e tante sorprese per il palato.













Scuola & Ricerca

In primo piano