Lo svaso della diga di Pezzè «Occorre ridurre i danni»

Val di fiemme. Lo svaso della diga di Pezzè di Moena ha creato anche questa volta notevole disagio per il rilascio di limo e fanghi presenti sul fondo del bacino, un fenomeno che ha causato nell’Avisi...



Val di fiemme. Lo svaso della diga di Pezzè di Moena ha creato anche questa volta notevole disagio per il rilascio di limo e fanghi presenti sul fondo del bacino, un fenomeno che ha causato nell’Avisio la moria di migliaia di avannotti di trote fario e di marmorate. Al riguardo il consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino Gianluca Cavada, ha presentato un’interrogazione in cui sottolinea la necessità di immaginare soluzioni per contenere i danni provocati dall’operazione di svuotamento del bacino fra Soraga e Moena, come, ad esempio, la costruzione di sghiaiatori e dissabbiatori per ridurre al minimo il rilascio di fanghiglia nell’alveo del torrente Avisio da Moena fino a Molina. “Appare opportuno dunque – chiarisce il consigliere provinciale fiemmese - interrogare l’amministrazione provinciale per sapere se con riferimento ai lavori di manutenzione della diga di Pezzè intenda disporre una soluzione alternativa a quella finora praticata, procrastinando tra l’altro i tempi tra uno svaso e l’altro e salvaguardando in modo più efficace la fauna ittica a difesa della quale, in particolare della trota marmorata, specie autoctona di grande pregio, le società pescatori della valle hanno impegnato fondi e risorse preziose”. L.CH.













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