In cabinovia fino al “Demetz” e con i prezzi di PanoramaPass

Val di fassa. Da fine luglio con PanoramaPass si sale anche al Rifugio Demetz. È di queste ore l’entrata della cabinovia “Forcella Sassolungo”, al Passo Sella, nel gruppo degli impianti del Consorzio...



Val di fassa. Da fine luglio con PanoramaPass si sale anche al Rifugio Demetz. È di queste ore l’entrata della cabinovia “Forcella Sassolungo”, al Passo Sella, nel gruppo degli impianti del Consorzio Val di Fassa e Carezza utilizzabili con la card fassana, che così raggiunge quota 29 impianti. Un’ottima notizia per gli escursionisti che ora possono intraprendere il classico giro del Sassolungo salendo a bordo del caratteristico ovetto bianco che, aperto solo d’estate, conta quasi 60 mila passaggi all’andata e 30 mila al ritorno. Ed è anche un bel risparmio per una cabinovia - formalmente in Val Gardena - che costa 14 euro (prezzo per andata, ritorno e a/r) e si trova all’incrocio di alcuni tra gli itinerari più battuti da chi soggiorna in Fassa.

«Abbiamo appena accolto la domanda per l’impianto della società (consorziata) Piz Sella - spiega Daniele Dezulian, presidente del Consorzio - che, a fronte delle numerose richieste degli ospiti di Fassa (tra i principali fruitori), una volta adeguato il sistema tecnico rientrerà entro luglio nell’offerta estiva di PanoramaPass». Un’integrazione di grande interesse che giunge a ridosso dell’entrata in funzione il 14 luglio - per la prima estate - delle cabinovie Pradel e Pian Frataces e della seggiovia Des Alpes, per cui la Sitc di Canazei ha realizzato anche una brochure con proposte di itinerari (e un giornaliero ad hoc per gli impianti dell’area Pordoi, Belvedere, Col Rodella; 31 euro adulti e 18 euro ragazzi): «Si tratta di impianti da prendere consecutivamente per effettuare tra Belvedere, Rodella e Doleda percorsi brevi ad anello di soddisfazione paesaggistica. Consideriamo quest’apertura un test significativo per i prossimi anni».

L’offerta impiantistica estiva in Val di Fassa è da record (nell’intero arco alpino), tanto che in alcuni casi sembra seguire la scia di quella invernale, con la possibilità di escursioni che attraversano ampie fette di territorio. «Chi acquista una tessera dall’uso illimitato è invogliato a muoversi, ad esempio partendo dal Buffaure di Pozza, seguendo sentieri poco impegnativi e molto panoramici, si arriva fino al Col Rodella di Campitello». E per il rientro ci sono i bus di linea (gratuiti per chi possiede la card).

L’apertura di cabinovie e seggiovie del 14 luglio, cui si somma la “Forcella Sassolungo”, rappresenta un’alternativa al raggiungimento senz’auto dei Passi Sella e Pordoi. «Non siamo favorevoli alla chiusura forzata dei passi - sostiene Dezulian - ma il problema del traffico c’è. Raggiungere i valichi con gli impianti e brevi tratti a piedi è valida proprio per i turisti che affrontano percorrenze corte, ma non rinunciano a raggiungere i luoghi iconici della valle».

E nell’estate priva di eclatanti iniziative pubbliche, al di là delle corse dei bus, su questo fronte avanza il sistema privato. «Si prefigura - sottolinea Andrea Weiss, direttore dell’Apt di Fassa - sempre più una modalità di visitazione del territorio mista e sostenibile. L’escursionismo è sempre stato il caposaldo della nostra vacanza estiva che ora va arricchito con “passerelle” per brevi e lunghe escursioni che disincentivino l’uso dell’auto». E.S.













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