Attende da dodici anni i soldi della borsa di studio 

Moena, Angelo Marconcini ha vinto la “Luigi Heilmann”con uno studio sul ladino L’associazione che la organizzava non esiste più. E il Comune ha le mani legate


di Gilberto Bonani


MOENA. E’ una vicenda paradossale quella vissuta da Angelo Marconcini, uno dei vincitori della borsa di studio in socio-linguistica e scienze romanze "Luigi Heilmann". A completamento del lavoro di ricerca sul mondo ladino, lo studioso, insieme ad altri quattro colleghi, non ha avuto alcun riscontro del lavoro svolto e tanto meno la liquidazione della somma promessa.

Il motivo è presto detto: il vertice dell’associazione non esiste più (anche se non ufficialmente). Un limbo amministrativo che ora il Comune di Moena tenta di superare.

«La borsa di studio in sociolinguistica “Luigi Heilmann” mi è stata assegnata nel lontano 2005» spiega Angelo Marconcini. «Ho affrontato la mia ricerca con serietà. Mi sono fatto carico di due trasferte dalla Liguria alle valli ladine per raccogliere dati linguistici e sottoporre ai parlanti di diverse varietà di ladino un piccolo questionario sul loro rapporto con la lingua inglese e con la lingua della burocrazia italiana, nonché conferito con Fabio Chiocchetti, direttore dell'Istituto Majon di Fascegn, e con altri responsabili di istituzioni ladine. Ovviamente tutto questo ha comportato delle spese che ho anticipato nella prospettiva di godere della borsa di studio».

A onor del vero metà della somma è già stata corrisposta al momento della vincita del concorso, rimane da versare ai ricercatori il saldo, una somma variabile che può arrivare al massimo a un migliaio di euro per ciascuno.

Il motivo dell’inadempienza dell’associazione Heilmann è spiegato dall’assessore del Comune di Moena Ilaria Petrone. «Da anni l’associazione non tiene più regolari incontri, alcuni membri sono deceduti e non più sostituiti. Concretamente non è possibile liquidare le somme perché non c’è più un legittimo responsabile che possa firmare i mandati. Senza superare questo scoglio burocratico è impossibile disporre delle risorse finanziarie depositate in banca. Ora ci attende un lungo iter per verificare prima di tutto chi effettivamente è legittimato a partecipare alle riunioni del direttivo. Solo dopo questo primo passo sarà possibile dichiarare lo scioglimento dell’associazione e trasformare il lascito in premio letterario da far gestire all’Istituto culturale ladino. Per noi è la soluzione più adeguata per rendere più snella una iniziativa di valore ma con una gestione troppo complessa».

L’associazione Luigi Heilmann era stata fondata nel dicembre del 1990 per ricordare un eminente docente universitario, prima di sanscrito e poi di linguistica, che tanto aveva dato alla cultura e alla causa ladina.

Dopo la sua morte, avvenuta nel 1988, il Comune di Moena, l’Istituto culturale ladino “Majon di fasegn”, il Comprensorio C11 (ora Comun general de Fascia) e l’università di Bologna si erano attivati per costituire una associazione capace di promuovere conoscenze sul ladino dolomitico attraverso il finanziamento di qualificati progetti di ricerca.















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