IL CASO

Chico Forti, nuova lettera della ministra Cartabia agli Usa

Un altro tentativo di sollecitare il trasferimento in Italia dopo l’allarmato appello dello zio Gianni



ROMA. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha indirizzato al Dipartimento di Giustizia americano e per l'esattezza all'attorney general, signor Merrick B. Garland, una lettera sul caso di Chico Forti, condannato per omicidio nel 2000 negli Usa alla pena dell'ergastolo e attualmente recluso in un penitenziario della Florida.

La ministra - che già ai primi di marzo aveva scritto al Governatore della Florida - è tornata ad occuparsi del caso, chiedendo stavolta l'interessamento personale dell'attorney general Garland, nell'auspicio che il connazionale Forti, dopo oltre 20 anni già trascorsi in carcere in America, possa essere trasferito quanto prima in Italia, per scontare la pena nel suo paese d'origine.

Due giorni fa, in un'intervista all'Adnkronos, Gianni Forti, lo zio di Chico aveva lanciato un nuovo, allarmante appello: “Chico da mesi aspetta la buona notizia che ancora non arriva. Ormai è allo stremo, sfinito. E' sempre stato un combattente, ma a tutto c'è un limite. E' una tortura quotidiana. Con la pandemia poi ci sono stati 

problemi di comunicazione, vive in uno stato di quasi isolamento”.













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