Infanzia

Il Muse si riconferma “Museo Amico”, perché giocare è una cosa seria

Anche quest’anno, per il quinto anno consecutivo, il Muse è insignito del riconoscimento Unicef “Musei amici delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”. Per la Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, dedica un pomeriggio ai giochi. L’evento si terrà domenica 19 novembre dalle 15 alle 19


Claudio Libera


TRENTO. Giocare è una cosa seria. Lo sanno bene e lo fanno in modo istintivo bambine, bambini e adolescenti, che al gioco dedicano tanta parte della loro giornata. Ne hanno preso coscienza ormai da tempo anche le persone adulte di riferimento e le istituzioni. Nel 1989, infatti, l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha riconosciuto il gioco come un “diritto” inviolabile e insindacabile di ogni bambina/o. Un diritto troppo spesso dato per scontato. Domenica 19 novembre dalle 15 alle 19, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Muse dedica un pomeriggio alle/i più giovani con giochi esplorativi, giochi logico-matematici, giochi dal mondo, giochi inclusivi, giochi stereotipati. Le attività sono incluse nel biglietto di ingresso al museo, la prenotazione è consigliata. La proposta si colloca nell’ambito dell’impegno costante che il museo rivolge al coinvolgimento e al benessere di visitatori e visitatrici più piccoli. Dal 2019, infatti, il Muse è insignito del riconoscimento Unicef “Musei amici delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”, premio ottenuto dopo un percorso di sperimentazione che lo ha visto primo tra i musei italiani. Quest’anno, il premio è stato rinnovato e la consegna ufficiale del riconoscimento avverrà il 12 dicembre 2023.

“Con Museo Amico, il Muse riconferma la propria attenzione alla celebrazione della Giornata internazionale dei diritti sottolineando l'importanza di un diritto fondamentale per bambine e bambine: il diritto al gioco” spiega Patrizia Famà, direttrice sostituta del Settore attività per il pubblico. “Per favorire l'esperienza ed evidenziare la pluralità di significati e valori che i giochi posseggono, abbiamo selezionato delle attività che incoraggiano l'acquisizione di competenze affettive, relazionali e cognitive; ricordando contemporaneamente a noi adulti che il gioco è sempre un atto libero e volontario". 


Il programma del 19 novembre
Le proposte in programma per il pomeriggio sono infatti tutte ricche di significato, a cominciare da “Giochi da maschio e giochi da femmina. Esiste davvero una distinzione?”, esperienza coinvolgente che apre le porte a una riflessione profonda sugli stereotipi di genere e il loro impatto sulla crescita. Un’opportunità unica per i genitori di partecipare a discussioni e condividere idee sulla guida di un percorso educativo. A cura della Cooperativa Bellesini scs.

“Giochi logico-matematici. Cibo sano per la mente”. I giochi logico-matematici sono un divertente allenamento per la mente: potenziano la creatività, la capacità di risolvere problemi e le abilità matematiche e incoraggiano la perseveranza, il pensiero critico e quello strategico. A cura di Muse e Federazione Provinciale Scuole Materne. 

Per le/i più piccole/i: “Giochi esplorativi. Micro e macro-innovazioni”, con i materiali destrutturati e le loro grandi potenzialità. Si esploreranno assieme la qualità dei materiali e le opportunità di apprendimento, offerte attraverso spunti pratici e integrabili nella vita quotidiana della famiglia. A cura della Cooperativa Coccinella. Mai come oggi attuale, “Uno, due, tre… pace! Ogni bambino e bambina ha diritto alla pace”: laboratorio di creazione per la realizzazione di uno striscione da appendere in un luogo ben visibile della città di Trento. A cura di Unicef e TN 0-18. Giochi inclusivi. Perché tutte e tutti devono poter giocare. Attività per bambine e bambini per permettere loro di avvicinarsi al Braille usando i famosi mattoncini colorati, Lego Braille Bricks A cura di Muse AbilNova Cooperativa Sociale. 
Giochi della tradizione. Il risveglio dei ricordi. “El mondo nòf”: un gioco che i nostri nonni e le nostre nonne facevano per rendere straordinario un oggetto quotidiano. Nella versione 2.0 elementi di natura e copie di oggetti museali vengono utilizzati come aggancio della curiosità e stimolo al ricordo e al racconto della propria storia personale. A cura di Muse. Ed infine, Come si gioca nel mondo? Che significato hanno certi giochi, come sono nati, cosa raccontano sulle diverse culture da cui provengono? A cura di Associazione Mazingira. 
 













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