Basinski, omaggio a Bowie  

Trento, stasera a Sanbapolis il clarinettista newyorkese


di Katja Casagranda


TRENTO. Con una Suite dedicata a David Bowie arriva a Trento la musica di William Basinski. L’artista che nasce clarinettista accademico e che poi si è votato alla sperimentazione è l’ospite del secondo appuntamento della rassegna Transiti Musiche in movimento organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara. L’appuntamento, proprio per quel suo sapore elettronico sperimentale vale anche come anteprima di Distretto 38, rassegna dell’elettronica organizzata pure dal centro Culturale Santa Chiara. Alle ore 21 a Teatro Sanbapolis di via della Malpensada a Trento, presta dunque il palco al clarinettista newyorkese che sa creare paesaggi sonori al tempo stesso sperimentali ed emotivamente coinvolgenti traendo ispirazione dal minimalismo di Steve Reich, dall’ambient music di Brian Eno e dai precetti della musique concrète . Ne è dimostrazione eloquente la suite “For David Robert Jones”, concepita in memoria di David Bowie su commissione della galleria d’arte Volume di Los Angeles: abbinata alla composizione omonima, dà forma sia al disco “A Shadow in Time” sia all’esibizione dal vivo. Così ne scriveva su gdm-giornaledellamusica.it Alberto Campo, curatore della rassegna “Transiti” “A poco più di un anno dalla morte di Bowie, William Basinski rende omaggio al musicista consacrando alla sua figura una delle due composizioni del nuovo album “A Shadow in Time”. “For David Robert Jones” incapsula i sentimenti di devozione a Bowie di Basinski il quale, ispirandosi a lui, in gioventù accantonò il clarinetto per imbracciare il sassofono (…) All’ascolto, il riferimento allo scomparso sembra rimandi agli episodi strumentali di “Low” (“Subterraneans”, “Warszawa”) o “Lodger” (“Neuköln”), primi capitoli della trilogia berlinese realizzata da Bowie in compagnia di Brian Eno. (…) Ha consistenza differente l’altra metà dell’opera, da cui prende titolo: qui è un sintetizzatore più che vintage a fornire la materia prima, evocando sensazioni cosmiche da odissea nello spazio sublimate in coda nel riverbero remoto di un pianoforte. Ammirevole esercizio d’arte astratta vivificato da un sincero slancio emotivo, “A Shadow in Time” è avant-garde dal volto umano.” Compositore e musicista, Basinski è noto per la sua serie degli album intitolati The Disintegration Loops, ottenuti mettendo in decadimento musica precedentemente registrata dal compositore. Durante gli anni ottanta, Basinski compose numerose opere sperimentali usando i nastri in loop, sistemi di decadimento, suoni "trovati", e rumori. Fece parte di gruppi quali i Gretchen Langheld e gli House Afire. In seguito all'uscita di Watermusic, album auto-prodotto uscito nel 2000, Basinski iniziò a lavorare per la serie degli album The Disintegration Loops, considerati i migliori in carriera. Una coincidenza volle che venissero terminati a New York il mattino dell'11 settembre 2001, giorno delle torri gemelle.(k.c.)













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