Trento e il Bondone si vestono con l’iride

Milleseicento partecipanti sulle strade della Charly Gaul


di Luca Franchini


TRENTO. Firenze e il Monte Bondone, appassionatamente insieme nel segno dell'iride. Mentre in Toscana, infatti, i professionisti andranno in cerca della prestigiosa maglia iridata, sulle rampe del Monte Bondone oltre 1600 corridori provenienti da tutto il mondo si daranno sportiva battaglia nella finale dell'Ucy World Cycling Tour, il campionato del mondo a cronometro e granfondo amatori, presentato ieri a Trento nella suggestiva cornice del Muse. Venerdì sarà la volta della crono, mentre domenica toccherà alla Mediofondo e alla Granfondo, la prima su un percorso di 60 km e 2000 metri di dislivello, la seconda su un tracciato di 112 km e 2974 metri di dislivello. Entrambe le gare partiranno da piazza Duono, con arrivo a Vason: per la Mediofondo ci sarà anche l'ascesa a Palù di Giovo (Passo Croce) prima dell'erta finale che porterà in vetta al Bondone, mentre per la Granfondo ci sarà una fatica supplementare, con sconfinamento in Vallagarina e la salita fino a Lago di Cei.

«Sono molto contento del lavoro che è stato fatto – ha detto Andrea Marcellini, rappresentante dell’Uci – Tre anni fa abbiamo cambiato il format dell'evento per renderlo più globale e il risultato è stato straordinario, con la presenza di atleti arrivati da tutto il mondo. Per dodici anni la manifestazione si è tenuta in Austria, ma sempre con gli stessi partecipanti. Ora, con le prove di qualificazione e la finale qui in Trentino, siamo arrivati ad avere oltre 1600 concorrenti in rappresentanza di 38 nazioni, il numero più alto di sempre».

Comprensibile la soddisfazione della direttrice dell'ATP Trento-Monte Bondone-Valle dei Laghi Elda Verones. «Con la Charly Gaul abbiamo circa il 20% di partecipanti stranieri – spiega – Con questo evento, invece, siamo arrivati all'85% (la nazione regina è l'Australia, con oltre 200 atleti iscritti, ndr). Pensavamo di arrivare ad un numero di 600 partecipanti: siamo quasi al triplo».

NOVITÀ STAFFETTA. Ad aprire il lungo weekend iridato sarà l'innovativa Team Relay, gara a squadre inserita come “test event” in chiave futura. Al via ci saranno 12 team di 6 diverse nazioni. Il via alle 17, mentre alle 16.30 da non perdere la prova dimostrativa a cui prenderanno parte alcuni grandi nomi del ciclismo trentino e nazionale, ovvero Marino Basso, Felice Gimondi, Francesco e Aldo Moser, Alessandro Bertolini, Maurizio Fondriest, Moreno Moser e Matteo Trentin.

IN 500 ALLA CRONO. Saranno oltre 500 gli iscritti alla crono di venerdì, che si svolgerà sul suggestivo percorso di 24,6 km ricavato attorno all'abitato di Cavedine, nella valle dei Laghi.

DIRETTA RAI. Sabato 21 settembre, dalle 16 alle 17, Raisport 2 curerà una trasmissione dedicata dedicata alla cronometro in programma venerdì. La giornata clou di domenica, invece, sarà caratterizzata da un primo collegamento con la zona di partenza dalle 8 alle 10, sempre su Raisport 2. A quel punto, la palla passerà al Mondiale professionisti di Firenze, prima del nuovo collegamento delle 11.30, quando i big saranno alle prese con le rampe del Monte Bondone. Nel pomeriggio, dalle 17, Raisport 1 manderà in onda una differita, con nuova replica lunedì 23 settembre dalle 17 alle 19 su Raisport 2.

LA SALITA FINALE. Giudice supremo della rassegna iridata amatoriale sarà la ormai celebre salita Charly Gaul, intitolata all'Angelo della Montagna in ricordo della storica impresa del 1956: 17,600 chilometri, da Montevideo a Vason, con 38 tornanti e 1375 metri di dislivello positivo. La pendenza media è del 7,8%.

PEDALATA CON SIMONI. “Pedalando con Gilberto Simoni”, a sostegno dell'Associazione trentina fibrosi cistica. Sabato 21 settembre alle 15 il campione di Palù di Giovo guiderà la carovana che parteciperà alla pedalata benefica, 6 km con partenza e arrivo in piazza Dante.

MONDIALE PROF? NO GRAZIE. «Dopo quello degli amatori, il prossimo obiettivo potrebbe essere il Mondiale dei professionisti» ha detto il presidente della Fci trentina Dario Broccardo rivolto all'assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini, che ha però chiuso la porta alla possibilità di ospitare la rassegna iridata dei pro. «Ho affrontato più volte il tema e anche recentemente mi sono confrontato più volte con Francesco Moser e addetti ai lavori - ha replicato Mellarini - La panoramica che mi è stata prospettata non è particolarmente rosea. Pertanto sarei decisamente più orientato a continuare a promuovere ed appoggiare l'organizzazione di una serie di eventi che possano portare risultati a tutto il territorio trentino».

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