Manfioletti promosso con Baggio

Il tecnico trentino si è “laureato” allenatore di Serie A a Coverciano. Ora i pro con l’Alto Adige


di Daniele Loss


TRENTO. Con lui in aula, sul campo e nei tanti viaggi su e giù per la penisola per osservare da vicino i tecnici di serie A (Luis Enrique, Donadoni e Pioli, tra gli altri) e serie B (Zeman) c'erano Roby Baggio, Devis Mangia, Zè Maria, l'ex allenatore del Mezzocorona Claudio Rastelli e Benny Carbone. Solo per citarne alcuni, visto che il “Master per l'abilitazione ad allenatori professionisti di prima categoria - Uefa Pro” è frequentato dai “grossi” del panorama calcistico nazionale, gli ex giocatori di altissimo livello che studiano per acquisire il patentino per operare in serie A. Con loro anche il trentino Stefano Manfioletti, fresco fresco di firma con l'Alto Adige (sarà il “secondo” di Stefano Vecchi sulla panchina biancazzurra), che proprio giovedì scorso a Coverciano ha sostenuto l'esame finale del Master.

Un tecnico dilettante (ma che ha sempre ragionato da professionista anche in Eccellenza) che per un anno si è confrontato con i “mostri sacri” del calcio italiano con i quali ha potuto scambiare opinioni tecnico – tattiche e, perché no, intrecciare anche rapporti d'amicizia. “Manfio”, che al proprio attivo ha cinque successi nel campionato d'Eccellenza (2 con l'Arco e uno con Mezzocorona, Albiano e Bolzano) e parecchie stagioni in serie D, ha presentato una tesi decisamente innovativa dal titolo “Un colpo di mano in un mondo di piedi”, nel quale ha preso in esame lo sviluppo di una situazione di gioco su rimessa laterale.

Giovedì scorso, come detto, Manfioletti ha sostenuto l'esame finale del corso, che prevedeva sei prove, ovvero inglese, medicina, psicologia, comunicazione, metodologia d'allenamento e tecnica calcistica. Capo della commissione tecnica era Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio, che ha valutato (e apprezzato) la tesi esposta dall' “alunno” Manfioletti. «Un esperienza meravigliosa – spiega il tecnico trentino -, impegnativa ma molto formativa dal punto di vista calcistico e umano. È stato sicuramente faticoso sostenere il Master però ne è valsa la pena».

Archiviato il Master, per Manfioletti è già tempo di tuffarsi nella nuova avventura, quella che lo vedrà abbandonare (finalmente) il calcio dilettantistico per tuffarsi nel mondo dei professionisti. Il 20 luglio prossimo inizierà la prima esperienza con l'Alto Adige dell'allenatore di Besenello, che salirà a Vipiteno per il ritiro precampionato della formazione biancorossa. E, chissà, che l'avventura in terra altoatesina non rappresenti l'inizio di una seconda vita calcistica per uno degli allenatori più preparati di casa nostra. Infine alcune curiosità: Roberto Baggio, che ha sostenuto l'esame assieme a Manfioletti, ha presentato una tesi sul “4-3-3”, mentre Emanuele Filippini, uno dei gemelli più famosi del calcio italiano, si è dedicato allo studio del “5-5”. Diplomato anche il tecnico veronese – trentino Gigi Fresco, presidente – allenatore della Virtus Vecomp Verona.

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