Il Trento sprofonda a Seriate

Gli aquilotti precipitano sempre più giù e in classifica si trovano con un solo punto dopo sette partite


di Daniele Loss


SERIATE. Sempre più giù. L'ex Gaburro non fa sconti e a Seriate il Trento cade ancora. La cura Gabrielli (che è un allenatore e non un esorcista) per ora non funziona e i gialloblù sprofondano in classifica: 1 punto dopo 7 partite è media da retrocessione diretta a marzo. Chi sperava in un cambio di rotta in terra bergamasca è rimasto deluso: il Trento è questo e per cambiare il corso degli eventi serve un vero e proprio “ribaltone”. Per 38 minuti non accade praticamente nulla, eccezion fatta per una verticalizzazione di Ferrarese per Vieira al 10', ma il carioca sbaglia il controllo in corsa. Poi, a sorpresa, si rompe l'equilibrio. Lungo lancio di Cilona, Rossi “buca” il rinvio e permette a Pozzi d'involarsi sulla sinistra: il tentativo di scambio diventa un assist per Razziti che, nonostante la trattenuta di Morano, riesce a schiacciare a terra la sfera che prende un effetto incredibile e scavalca Sforzin. Lascia o raddoppia? Minuto 45: calcio d'angolo dalla sinistra (dopo un salvataggio in extremis di Rossi), spizzata di Razziti per Carminati che arriva di gran carriera a centroarea e fa due a zero. Fuori Lionetti (nullo) e dentro Grano ma cambia poco. Al 55' il neoentrato ci prova da fuori area, imitato poi da Ferrarese e Wang: nessuno inquadra mai il bersaglio. Il Trento si getta in avanti con la forza della disperazione alla ricerca del gol che riaprirebbe il match: al 75' punizione dalla trequarti di Mazzetto che scodella nell'area bergamasca dove nasce il più classico dei “mischioni”. Serie di rimpalli prima della rovesciata di Morano sulla quale Ripamonti si esibisce in un grande intervento con i piedi. L'assalto aquilotto apre varchi in mezzo al campo e l'Aurora agisce di rimessa: corre il 76' quando Bertacchi si ritrova tutto solo in area di rigore ma tergiversa al momento della conclusione e Casagrande riesce in qualche modo ad evitare la terza capitolazione.

Il Trento spinge, l'Aurora non riesce ad amministrare il doppio vantaggio e rischia di subire gol addirittura in ripartenza: all'85' Vieira se ne va sulla destra e centra per Gattamelata che, tutto solo, non trova nulla di meglio da fare che appoggiare di testa tra le braccia del portiere di casa. Che ringrazia e blocca. Wang ferma Marchesi lanciato a rete nei minuti finale e al 94' Morano, che alla fine risulterà essere il più pericoloso degli aquilotti, ci prova di testa: la sua incornata è potente ma centrale e Ripamonti alza in corner. Si chiude il sipario: il Trento incassa la sesta sconfitta stagionale e, dopo un sesto di campionato, si ritrova ultimissimo in fondo alla classifica e già staccato di cinque punti dalla zona playout. Gabrielli non può fare miracoli: la squadra è quella che è e mancano ancora due mesi al mercato di riparazione. Ci sono gli svincolati, è vero, ma la sensazione è che per rimettere a posto le cose serva una rivoluzione. L'ennesima in via Sanseverino.

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