l’attacco

Guerra in Ucraina: «Il Trentino attivi subito i corridoi umanitari»

Dura condanna all’aggressione di Putin dai partiti e le istituzioni provinciali. I sindacati con le Acli chiedono alla giunta di attivare tutti i contatti per aiutare la popolazione

L’INVASIONE: le truppe avanzano

GLI UCRAINI TRENTINI: “Faremo di tutto per aiutare chi difende la nostra terra”



TRENTO.  In base alle ultime informazioni, le truppe russe hanno preso il controllo dell'aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a un quarantina di chilometri da Kiev. Lo riporta la Cnn. Nuove sirene d'allarme per possibili bombardamenti a Kiev.

La popolazione è stata invitata a recarsi nei rifugi antiaerei. Lo riferisce l'amministrazione locale, secondo Interfax. Il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk.

Il bilancio è di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. Lo riporta il Guardian.

L'Ucraina ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall'inizio della giornata in quasi l'intero territorio. In un aggiornamento separato del ministero degli Esteri ucraino, pubblicato alle 14 ora locale, funzionari hanno affermato che un elicottero russo K-52 e tre elicotteri sono stati abbattuti vicino a Gostomel nella regione di Kiev. Si contano intanto già a decine le vittime dell'attacco russo in Ucraina.

La manifestazione degli ucraini in Italia a viale Castro Pretorio nero pressi della ambasciata Russa. Roma 24 febbraio 2022 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

“L’attacco russo all’Ucraina riporta drammaticamente indietro le lancette della storia. Purtroppo si ricorre ancora alla forza e alle armi – a costo di vite umane e di una gravissima crisi internazionale - per risolvere questioni geopolitiche e di identità territoriale e di popolo.

Le abitazioni distrutte, le proteste nelle piazze: le ultime drammatiche immagini della guerra in Ucraina

Ci sono le immagini delle abitazioni e delle strade distrutte dai missili, ma anche quelle delle proteste nelle piazze di tutto il mondo: ecco le ultime immagini Ansa / Epa sulla guerra in Ucraina

La scelta unilaterale di aggredire un Paese sovrano non può essere accettata, men che meno alle porte dell’Europa, che su ben altri valori e principi fonda la sua convivenza e la qualità di vita costruita dal 1948 ad oggi. Vogliamo levare la voce delle nostre assemblee legislative, per invocare anche noi la fine di questa ingiustificata operazione militare e il ripristino del dialogo e del diritto internazionale. Agli ucraini residenti nelle nostre due province vogliamo indirizzare un pensiero di vicinanza e solidarietà". 

L'attacco russo all'Ucraina e la fuga dei civili da Kiev

Le esplosioni al centro di Kiev e la gente in fuga dalla città. I soldati controllano i danni dei bombardamenti russi. LE FOTO ANSA

Queste le parole del presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, Rita Mattei, del presidente del Consiglio provinciale di Trento Walter Kaswalder, del presidente del Consiglio regionale Josef Noggler.

"L'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina è da condannare fermamente. Non ci sono scusanti per quello che sta capitando nel Donbass. Trovo sconvolgente che nel 2022 ci troviamo ancora di fronte a uno scenario di guerra, lo trovo ancora più preoccupante di fronte a intere nazioni che sono state messe già a dura prova dal Covid che ha causato milioni di morti e messo a dura prova l'economia di famiglie e imprese". Così - in un post su Facebook - il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

 "Mi auguro che non si risponda con le armi alla violenza, ma prevalga il dialogo, la diplomazia, ma soprattutto il buon senso di fronte a un conflitto che già sta provocando devastazione e morte anche nella popolazione civile", aggiunge Fugatti.

"Sono i civili, le donne, i bambini, le persone fragili a pagare il prezzo più alto di una guerra, e questo vale drammaticamente anche per l'Ucraina, oggetto di un folle attacco da parte della Russia. In queste ore drammatiche la priorità deve essere la salvaguardia di quei civili; per questo chiediamo al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, di attivare tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari con il Trentino".

Lo affermano, in una nota congiunta, Cgil, Cisl, Uil e Acli del Trentino, condannando l'offensiva delle truppe russe. "Non è con le armi che si costruiscono soluzioni in terre in cui vivono minoranze diverse. È importante che ci sia dalle cancellerie europee massima pressione per indurre Russia e Ucraina, con ogni mezzo civile possibile, a tornare al rispetto dell'accordo di Minsk", affermano i sindacati, annunciando l'intenzione di mobilitarsi insieme ad ampia parte della società civile trentina per chiedere un cessate il fuoco.

Kiev, assalto a treni e autobus: chi può cerca di scappare

Le forze armate russe avanzano decise verso Kiev, e la capitale ucraina inizia a svuotarsi. Stazioni dei treni e degli autobus sono prese d’assalto, così come i distributori di benzina. Le testimonianze dalla città dopo l’attacco russo.

"Speravamo che il Novecento fosse finito, ma i fatti dimostrano il contrario. L’intervento muscolare di Putin contro l’Ucraina, del tutto ingiustificato, va condannato con fermezza, assieme al rischio che porta con sé di ampliamento del conflitto. Ancora una volta i nazionalismi stanno dimostrando tutta la loro insensatezza.

Gli sviluppi di queste prime azioni sono inimmaginabili, potenzialmente estremi e globali. Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo ucraino soprattutto alle persone più fragili e indifese come donne e bambini. Chiediamo che vengano promosse tutte le azioni necessarie affinché si fermi l’escalation militare e si avviino tutte le forme di sostegno e accoglienza per la popolazione ucraina.

Chiediamo che anche la nostra Provincia sia pronta e partecipe alle azioni di accoglienza e supporto al popolo colpito da questo insensato conflitto". Queste le parole del direttivo di Futura.

"È con angoscia che guardiamo a quanto accade in Ucraina. Nonostante questo momento buio, la speranza è che la diplomazia possa ancora fermare un conflitto che sta seminando morte e distruzione". Lo afferma - in una nota - il sindaco di Rovereto Francesco Valduga.

"La nostra città, a maggior ragione perché è città della pace, non è indifferente di fronte a una tragedia che tocca da vicino anche le moltissime persone di origine ucraina che qui vivono. A tutto il popolo ucraino va la nostra solidarietà", prosegue il primo cittadino, ricordando le parole di Pio XII incise sulla Campana dei caduti per la pace di Rovereto, "Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra". 

"Provo un enorme sgomento per l'aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina. Voglio esprimere vicinanza all'Ucraina, al suo popolo e ai tanti ucraini che vivono in Trentino". Così Franco Ianeselli, sindaco di Trento, si è espresso sull'invasione delle forze armate russe. "Quello che ha detto Ursula von der Leyen, 'non sottovalutare mai cosa sono le democrazie', credo che sia una affermazione importante", ha concluso il primo cittadino.

"Questa mattina abbiamo avuto un buio risveglio alla notizia, che ci eravamo augurati non arrivasse, dell’attacco della Russia ai danni dell'Ucraina. Italia Viva Trentino esprime ferma condanna a questo attacco e grande solidarietà alla popolazione ucraina, destinata a subire le più grosse conseguenze. Siamo al fianco del nostro Governo, a fianco dell'Alleanza Atlantica e dell'Europa. Sono nostri i diritti e i valori della democrazia e della pace”.

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