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Khelif doppia vittoria, conquista l'oro dopo le polemiche e Parigi la acclama

Tripudio algerino al Roland Garros: dopo giorni di polemiche, Imane Khelif ha vinto la medaglia d'oro nella categoria 66 kg dei Giochi olimpici di Parigi 2024. Nella finalissima - disputata sul ring allestito al centro del campo Philippe-Chatrier - la pugile algerina, al centro delle accuse e delle polemiche perché iperandrogina, ha battuto ai punti la cinese Liu Yang. Verdetto unanime dei cinque giudici: una doppia vittoria per la neo campionessa olimpica, che sul ring si è dimostrata più forte. Una vittoria voluta, desiderata da tutto il popolo algerino, che ora attende il ritorno della sua beniamina per renderle gli onori da eroina della Patria. Nel tempio della terra rossa del tennis, è stata già festeggiata da migliaia di connazionali, impazziti di gioia per il record di ori vinti in un'Olimpiade, due (c'era già quello della ginnasta Kaylia Nemour) come nei Giochi del Centenario ad Atlanta. Fin da diverse ore prima del match decisivo per l'assegnazione delle due medaglie più importanti dei pesi welter femminili, erano già tantissimi i tifosi di Khelif presenti nella zona del Roland Garros. All'interno, migliaia di bandiere bianco e verdi con la mezza luna rossa e migliaia di voci a intonare il nome di Imane, che, in verità, nei primi momenti dell'incontro contro la cinese ha mostrato alcuni segni di tensione. Ma in pochi secondi, spinta da un tifo assordante, l'algerina ha preso in mano le redini del match con Yang mai capace di impensierirla. Solo nella terza e ultima ripresa, la cinese ha provato l'assalto per mandarla ko (l'unica chance che le era rimasta per vincere il match), ma in questa Olimpiade Imane è stata più forte di tutte le avversarie incontrate sul suo cammino e di tutte le polemiche del prima e del dopo match contro l'italiana Angela Carini, che ha abbandonato dopo 46 secondi perché un pugno le "aveva fatto malissimo". Sembra passato tanto tempo, in realtà sono trascorsi solo otto giorni da quel primo agosto: ora tutto questo è un ricordo. Imane Khelif, avvolta nella bandiera del suo Paese, è in trionfo sulle spalle del suo allenatore. Quando tornerà per la festa in Algeria, al collo avrà la medaglia d'oro delle Olimpiadi di Parigi 2024 (Ansa)



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Bolzano, centinaia di donne in marcia contro la violenza

In centinaia da piazza Tribunale per la quarta iniziativa di “Donne* in Marcia – Frauen*marsch” oggi a Bolzano. In piazza anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Le promotrici denunciano: "Ancora nessun edificio in vista per la Casa delle donne di Bolzano, nessun dibattito locale sull'educazione sessuale obbligatoria nelle scuole secondarie altoatesine, nessun segno di accesso facilitato ai contraccettivi, nessun potenziamento dei consultori familiari. Al contrario, un arretramento con le destre in Giunta provinciale e nelle posizioni di potere". LE FOTO (DLife)

La ricorrenza

Le foto dei ragazzi del '64: raccontano i tempi eroici delle Iti degli anni Sessanta

Le foto che Giorgio Vicentini ci ha fatto avere raccontano un’Italia che non c’è più; studenti a scuola in giacca e cravatta; sbaraccate mai oltre il lecito, ma anche tanta voglia di divertirsi e di imparare. Quella dei “ragazzi del ‘64” era una Trento che aveva fame, i giovani avevano voglia di riscattare una situazione di povertà accentuata dal periodo bellico e postbellico e la scuola diventava un mezzo per raggiungere uno stile di vita diverso. Non solo, ma le Iti erano anche futuristiche , cioè rivolte al futuro con corsi di studio nuovi, alternativi. Infine i professori più volte lodati, ammirati dagli ex studenti che abbiamo intervistato. Erano i liberi professionisti di allora che insegnavano per voglia perché tutti avrebbero avuto di che vivere senza le lezioni. Per tutti vogliamo ricordare l'ingegner Crespi che devolveva il suo stipendio di professore agli studenti più bisognosi che così hanno potuto diplomarsi come altrimenti non avrebbero potuto. Sembrano storie da libro Cuore, sono invece le storie della Trento degli anni sessanta.

le foto

Alluvione, la Protezione civile trentina a Modigliana con idrovore e ruspe

Sono entrati in azione con idrovore e mezzi per la gestione delle frane come pale meccaniche ed escavatori, gli operatori della Protezione civile del Trentino che nella serata di ieri hanno raggiunto l’Emilia Romagna prima che l’alluvione investisse la regione. I 24 operatori trentini - coordinati dal dirigente del Servizio prevenzione rischi e Cue Bruno Bevilacqua - stanno gestendo la situazione a Modigliana (provincia di Forlì-Cesena), piccolo comune dell'Appennino forlivese. LE FOTO (Pat)

MALTEMPO Esondano i fiumi, oltre mille sfollati per le piogge in Emilia Romagna

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Trento, via dei Ventuno e piazza Venezia senz'auto grazie a una galleria: il progetto

Il Passante del Buonconsiglio, un tunnel di un chilometro tra via Brennero e piazza Venezia, è stato presentato dall’assessore comunale Facchin al convegno degli Ingegneri. L’obiettivo: togliere il traffico da via dei Ventuno, allargare la Ztl, valorizzare la zona attorno al Castello, migliorare il trasporto pubblico e creare nuovi collegamenti pedonali tra via Brennero e il centro attraverso il quartiere di San Martino (immagini Comune di Trento e Ansa) IL SERVIZIO

Le foto

La neve imbianca il Trentino: le foto

Annunciata dai metereologi, la prima neve è arrivata a imbiancare il Trentino. Già da ieri è caduta nelle zone più in quota delle valli di Fiemme e Fassa come Passo Lavazè lungo la SS 620, a Pampeago, sul Passo Sella (SS 242) e Passo Pordoi (SS 48) e sulla zona di Passo Manghen lungo la SP 31. In azione i mezzi per lo sgombero. Qui le foto delle webcam di Meteotrentino

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Auto contro bici a Campodenno: grave un 49enne

È accaduto verso le 17.30 di oggi, 5 ottobre, sopra il paese di Campodenno, lungo una stradina di campagna: il ciclista scendeva e la vettura saliva. L'uomo è stato poi trasportato in elicottero al Santa Chiara di Trento