Dao saluta Ivan Odorizzi con un bilancio in salute 

Consumo. Venerdì ultima assemblea per lo storico presidente che lascia dopo 41 anni Fatturato a 250 milioni, crescono i ristorni, utile a 13 milioni. Il covid spinge le vendite:+20%


Luca Petermaier


Trento. Dice di faticare ad immaginarsi in pensione, anche se ancora per un anno dovrà gestire la carica di presidente di Eurospin Italia, la più grande catena di discount del Paese: azienda da 7 miliardi di fatturato, 10 milioni di clienti giornalieri e 15 mila dipendenti. Insomma, pensionato per modo dire, anche se Ivan Odorizzi, venerdì, lascerà il suo primo, vero amore, quel gruppo Dao che ha contribuito a creare 41 anni fa e che oggi consegna al suo successore Ezio Gobbi con un bilancio in perfetta salute e prospettive di forte crescita.

Una vita in Dao

Odorizzi ha voluto incontrare la stampa ieri pomeriggio nel corso di una video conferenza. Al suo fianco l’attuale presidente del collegio sindacale Ezio Gobbi che, come detto, venerdì gli succederà al termine dell’assemblea del gruppo. «All’epoca del mio arrivo, nel 1969, Dao contava 48 soci e 9 collaboratori, incluso il sottoscritto. La superficie del magazzino con gli uffici adiacenti era di 1.350 metri quadri, un camion e una bicicletta erano i mezzi di cui disponeva per la consegna delle merci». Odorizzi ha ricordato l’epoca dell’espansione in Alto Adige, l’acquisto nel 1984 del magazzino di Lavis fino all’operazione forse più importante della sua carriera: l’ingresso al 25% in Eurospin Italia.

L’avventura Eurospin

«Era il 1992 e proposi al Consiglio di amministrazione di partecipare a una nuova società, ideata per entrare nel settore discount, formata da quattro soci usciti da Crai: Shop, Vega, Migross e Dao. Non tutti i consiglieri erano favorevoli al nuovo progetto e furono necessarie numerose riunioni per raggiungere l’accordo. Quella fu la più importante operazione che riuscii a far realizzare, che produsse molteplici benefici nel favorire il consolidamento economico di Dao e garantirne il futuro (ogni anno Eurospin distribuisce a Dao 15 milioni di euro di dividendi, ndr). Inoltre, diede l’opportunità ai Soci di potersi affiliare a Eurospin, diversificando l’attività e incrementando il fatturato: di 42 punti vendita Eurospin presenti in regione, ben 37 sono gestiti da Soci. Oggi Eurospin Italia è leader del segmento discount sia per numero di punti vendita (oltre 1.150) che per fatturato ed è presente in tutte le province d’Italia, in Slovenia e a breve in Croazia e a Malta».

Il 2019 e i mesi del Covid

Il bilancio 2019 di Dao che verrà presentato venerdì all’assemblea (riunita a distanza) vede un fatturato di 250 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2018 e un utile di gruppo di 13 milioni di euro. «Quest’anno - ha evidenziato il direttore generale Alessandro Penasa - riusciremo a distribuire circa 20 milioni di euro ai soci tra premi, ristorni e incentivi, ben 2 milioni in più rispetto all’esercizio precedente».

Questi numeri del 2019 si sono ulteriormente rafforzati nel corso del 2020: «I primi due mesi dell’anno - ha continuato Penasa - viaggiamo ad un 10% in più rispetto allo scorso anno. Con il Covid siamo arrivati a sfiorare il 20% in più, anche se alcuni punti vendita hanno risentito più di altri del lock down e stiamo in allerta rispetto ad un possibile calo estivo dato dalla minore presenza turistica».

Domeniche e rapporto con Sait

Dal 1994 in Dao sono “migrate” anche alcune Famiglie Cooperative prima aderenti a Sait. Attualmente sono otto: «Chi è venuto da noi - ha sottolineato Odorizzi - si è sempre trovato bene perché noi forniamo un’assistenza completa e gratuita. I rapporti con Sait? Diciamo cordiali, ma non molto di più» - ha chiosato Odorizzi. Che, infine, sull’apertura domenicale dei negozi (ora sospesa causa Covid) la vede così: «Fosse per noi potremmo anche rimanere chiusi. Ma ormai i clienti si sono abituati. E poi lavorare la domenica va bene anche a molti dei nostri 500 dipendenti».













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