Confagricoltura contro fondazione Mach

Pezzi: punta troppo sulla ricerca pura. Ma si applaude al potenziamento del marchio «Trentino qualità» per il marketing


di Carlo Bridi


RAVINA. «Il Trentino ha sempre più bisogno di un’agricoltura di qualità, fatta nel rispetto dell’ambiente e di una salubrità che non teme confronti. Ma deve anche recuperare quella unità d’intenti che ancora manca in diversi settori dove si privilegia il fatto di parlar male degli altri più che di creare occasioni di crescita comune». E’ questa una delle forti affermazioni fatte dall’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini ieri in occasione dell’assemblea dei soci di Confagricoltura del Trentino ospitata nelle Cantine Ferrari.

L’occasione è stata colta dal presidente Diego Pezzi – che con l’assemblea di eri ha concluso il suo mandato triennale - per fare un bilancio sullo stato di salute del settore visto da un’organizzazione che conta 1200 imprese associate che rappresentano oltre il 30% della frutti-viticoltura trentina. «Un’agricoltura - ha affermato Pezzi - che è in buono stato di salute, ma un’agricoltura che ha bisogno di far conoscere meglio i suoi prodotti, con una rinnovata e condivisa azione di marketing, e su questo vanno apprezzate e sostenute le azioni dell’assessore Mellarini a favore del potenziamento del marchio “Trentino Qualità” e quello dei prodotti di montagna». Ma Pezzi ha fatto anche il punto sui numerosi problemi aperti nei vari settori del primario esprimendo la sua forte preoccupazione per la gestione della Fondazione Mach che punterebbe troppo sulla ricerca pura «a svantaggio della soluzione dei problemi di chi vive e lavora in campagna». Sul punto, pronta la replica dell’assessore ha evidenziato un paio di cose. La prima che la ricerca di base è fondamentale per un’istituzione di primo piano a livello internazionale come la Fondazione Mach. La seconda è che oggi la Fondazione è in mano ad un cda composto quasi interamente da rappresentanti del mondo agricolo e della cooperazione, spetta pertanto a loro dare gli indirizzi necessari. Piena condivisione invece per la riduzione della burocrazia. L’assessore ha evidenziato quanto fatto e quanto ha in animo di fare la giunta provinciale. Piena condivisione anche per la nuova Pac, Confagricoltura ha dato atto a Mellarini di aver saputo difendere a Bruxelles gli interessi della nostra agricoltura, e di quella di montagna in particolare. La nuova Pac, è stato ricordato «accoglie quasi in toto le nostre richieste». Condivisione anche sull’importanza dei giovani sempre più preparati in agricoltura, per questo San Michele vede crescere costantemente le iscrizioni, ma anche convinto sostegno dell’assessore a quei giovani che vogliono insediarsi. In un mese, è stato detto, sono state presentate ben 123 domande per il contributo d’insediamento aziendale.

Forte la denuncia di Pezzi sulla cementificazione dei terreni agricoli, tutelati ora dal nuovo Pup, forte pure l’appello per una maggiore unità d’intenti fra le organizzazioni professionali agricole necessario per difendere gli interessi dell’agricoltura e dove questa avviene i risultar tisi vedono.

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