turismo

Asat, no unanime alla tassa di soggiorno

Il direttivo boccia l’imposta prevista della Provincia. Tutti contrari anche alla «Guest card» gratuita



TRENTO. La contrarietà degli albergatori alla tassa di soggiorno contenuta nella riforma del turismo della Provincia è stata messa nero su bianco. Il direttivo dell’Asat, infatti, ha votato all’unanimità la relazione del presidente Luca Libardi che manda un sonoro “no” al governatore Rossi e all’assessore Dallapiccola.

«È la solita scorciatoia, si mettono nuove tasse per far tornare i conti, ma in questo modo non si va molto lontano», ha chiarito il presidente Libardi. «Il nostro comparto produce più del 25% del Pil provinciale: le risorse non vanno ricercate nella tassazione, ma si otterranno migliorando giorno per giorno la qualità dei servizi offerti ed investendo sulla promozione del territorio». Libardi ha confermato al direttivo la volontà di attivare un tavolo con la Provincia per raddoppiare l’investimento dell’associazione albergatori in una nuova piattaforma di promozione turistica, mettendo sul piatto altri 8 milioni di euro oltre a quelli già previsti. Una iniezione di liquidità per migliorare sul web, una delle sfide che il Trentino turistico deve continuare a giocare da protagonista.

Il direttivo ha bocciato - sempre all’unanimità - anche il progetto di una «Guest card» gratuita avanzata sempre dall’assessore Dallapiccola. Troppa confusione, secondo l’Asat, e un progetto non condiviso con gli albergatori.













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