la protesta

Vigili del fuoco infortunati, nessuna tutela. Fenalt: “Anni di attesa per un rimborso”

Valentinotti: “Se si infortunano sul lavoro, devono attendere anni per essere rimborsati. La Provincia agisca immediatamente”



TRENTO. “I Vigili del Fuoco del Corpo Permanente di Trento non godono di un sistema di tutele idoneo in caso di infortunio, nel senso che non ricevono una tutela adeguata da parte della Provincia autonoma di Trento. Nel momento in cui un Vigile del Fuoco subisce un infortunio durante il suo lavoro, fondamentale per tutta la collettività trentina, viene abbandonato dal suo datore di lavoro, cioè la Provincia, e deve vedersela direttamente con l’assicurazione che la stessa Provincia - nel caso specifico tramite la Cassa Provinciale Antincendi - ha stipulato come copertura per gli infortuni stessi”. È quanto afferma il segretario della Fenalt Maurizio Valentinotti.

Per tutti gli altri dipendenti pubblici – prosegue il comunicato – in caso di infortunio sul lavoro interviene l’Inail, che copre e gestisce immediatamente ogni spesa e ogni incombenza. Per i Vigili del Fuoco questo non vale, per una questione legale relativa a delle leggi statali. Cosa assurda e incredibile visto il tipo di lavoro che sono chiamati a svolgere. Ma se a livello nazionale esiste un organo che si occupa di tutelare il dipendente e di gestire la pratica, Ona, a livello provinciale non esiste un corrispettivo” aggiunge Valentinotti. 

La Cassa Provinciale Antincendi nacque nel 1954 per tutelare i Vigili del Fuoco in caso di infortuni, “ma negli anni questo obiettivo è stato abbandonato – afferma il segretario Fenalt – Ultimo caso, un Vigile coinvolto in un incidente che ha avuto molto risalto anche a livello mediatico e che da quasi due anni aspetta che gli vengano rimborsate le spese ingenti che l'infortunio gli ha procurato. Sfortunatamente ha dovuto essere sottoposto ad una serie di visite, interventi e cure specifiche per anni e ha dovuto anche essere sottoposto a visite per la valutazione del danno fisico subito. Però, invece che beneficiare di un ente come INAIL che ha seguito il caso e si è preoccupata di tutelare il dipendente, è stato completamente abbandonato dalla Provincia: si è rivolto ad un avvocato, si è pagato tutte le cure per decine di migliaia di euro, ha dovuto districarsi con l’assicurazione nella speranza di vedersi rimborsare in futuro tutte le spese che ancora adesso non sono state corrisposte dopo anni”.

“La situazione è ovviamente paradossale e insostenibile e a nulla sono serviti i ripetuti incontri e solleciti al Dirigente Generale ingegner Raffaele De Col e al dirigente Generale Luca Comper. In ogni caso è ora che si intervenga con l’immediata attivazione di una procedura a tutela dei Vigili del Fuoco in caso di infortunio, vista la fondamentale importanza degli stessi nel sistema di Protezione Civile Trentina. La Fenalt chiede pertanto che la Giunta Provinciale prenda in carico immediatamente questa problematica delicatissima e faccia qualcosa per la tutela di tutto il sistema del Soccorso” conclude Valentinotti.













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