Spopolamento, i timori e le idee dei due candidati 

Grigno. Flavio Pacher punta a «creare attrattive per chi ci vive», legando «una comunità divisa tra con 2 centri e 10 frazioni». Claudio Voltolini punta sul «lavoro per far restare qui giovani e famiglie»


Marika Caumo


Grigno. Domenica e lunedì si vota ed a Grigno a contendersi la carica di sindaco ci sono Flavio Pacher e Claudio Voltolini. Entrambi con esperienza amministrativa alle spalle, sono sostenuti dalle civiche Impegno Comune (Pacher) e Insieme per il Comune (Voltolini).

Perché ha deciso di mettersi nuovamente in gioco?

Pacher. Perché ho trovato una squadra di ragazzi motivati ed entusiasti ed ho visto che il paese ha bisogno di una svolta nel modo di amministrare, eliminando condizionamenti e clientelismi che si sono creati in questi anni. Nel gruppo ci sono tanti ragazzi con famiglie, il cui obiettivo è creare un paese migliore per i loro figli, senza secondi fini: ciò mi ha convinto a rimettermi a disposizione.

Voltolini. Prima di tutto per portare avanti il programma avviato che, causa Vaia e pandemia, non siamo riusciti a completare. Poi perché mi sostiene una squadra forte e rappresentativa del territorio e ciò ci permette di carpire le problematiche ed esigenze della comunità. Infine non nascondo la mia grande passione per la politica: ho fatto il vicesindaco per 5 anni ed ora mi sento pronto per fare il sindaco.

Quali sono i punti principali del vostro programma?

Pacher. Innanzitutto vorremmo cercare di limitare lo spopolamento, creando delle attrattive per chi ci vive: la nostra è una comunità eterogenea con 2 centri principali e 10 frazioni, e tutte vanno curate. C’è la sicurezza, con i marciapiedi sia nei centri sia tra questi e le frazioni, la passerella ciclopedonale di fianco al ponte che collega Tezze a Masi Ornè. E poi il recupero della montagna dopo Vaia, creando le condizioni affinché torni viva, un impegno che richiederà più di una legislatura: il disbosco, la successiva piantumazione, la sistemazione delle strade che ora sono dei crateri. Si deve lavorare per settori. A ciò è legato lo sviluppo turistico, col rilancio del rifugio Barricata, il recupero delle malghe, la creazione di un’area sosta camper.

Voltolini. Il lavoro è un elemento fondamentale per far rimanere giovani e famiglie sul territorio, ma anche per attirare nuovi cittadini per la crescita del paese. Investiremo in modo oculato i ricavi derivanti dalla vendita del legname dell’esbosco, consapevoli che nei prossimi anni vanno cercati nuovi finanziamenti. Crediamo poi che un territorio ricco di servizi, ordinato ed efficiente sia fondamentale per la prosperità del paese. La famiglia è l’elemento centrale: i nostri obiettivi saranno rivolti alla sua tutela e benessere, mediante l’ascolto e la condivisione delle problematiche, garantendo servizi e opportunità. C’è poi la tutela e la valorizzazione patrimonio montano ed andranno ascoltate e condivise le idee dei cittadini per adattare le nostre proposte.

Statale 47: 2+2 o 4 corsie?

Pacher. Sono per le 4 corsie, le uniche che possono garantire sicurezza. So che la Provincia ha preso una decisione diversa, mi auguro che le due corsie, che di fatto saranno corsie veloci, prevedano la barriera spartitraffico centrale: i nostri cittadini nel percorrere la SS47 rischiano ogni giorno la vita.

Voltolini. Non abbiamo ancora in mano una proposta progettuale definitiva o esecutiva pertanto non ci sono elementi di valutazione per poter dare il nostro parere. Sarà importante rispettare la volontà della comunità ed indispensabile che la soluzione rispetti l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e il miglioramento della viabilità.

Quale sarà la prima cosa che farete appena eletti?

Pacher. Verificare i conti del Comune, capire quali sono gli impegni inderogabili e quali quelli che si possono ridiscutere. E poi è urgentissimo il ripristino della montagna, va accelerato al massimo l’esbosco.

Voltolini. Quella che sto già facendo e farò fino a venerdì: portare avanti tutti i lavori in corso, appaltati o in fase di consegna. Urgentissima la copertura del teatro di Tezze, la cappella della Madonna Immacolata di Grigno e quella di S.Rocco a Tezze.















Scuola & Ricerca

In primo piano