Università di Trento: apre il collegio per gli «eccellenti»

Trento come Pisa: alloggi gratis per gli studenti con una media elevata


Jacopo Tomasi


TRENTO. Anche Trento, come la Normale di Pisa, ha il suo collegio di merito. E' stata inaugurata ieri la struttura ricavata riqualificando il complesso ex-Prepositura, davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore, nel cuore della città. Qui saranno ospitati gli studenti più bravi, che alloggeranno gratuitamente e potranno seguire corsi ad hoc. Quest'anno ne sono stati selezionati 28.
A regime, i posti disponibili saranno 118 suddivisi in 32 appartamenti. La presentazione del collegio di merito Bernardo Clesio è stata l'occasione per il rettore dell'Università di Trento, Davide Bassi, di suonare anche un campanello d'allarme sugli alloggi universitari in città. Al momento l'ateneo, anche grazie allo sforzo dell'Opera, mette a disposizione 1.500 posti. Il rettore è convinto che, per essere in linea con gli standard europei, dovrebbero essere almeno il doppio.
«Gli studenti che arrivano da altre città spesso si trovano in balia di affittacamere che fanno contratti in nero: non possiamo permettercelo», ha detto Bassi. «Questo collegio deve essere un messaggio chiaro ai privati: in città ci sono diversi edifici abbandonati o in condizioni di degrado che potrebbero essere restaurati e magari fatti gestire dall'Opera. In questo modo si calmiererebbe ulteriormente il mercato e si darebbe risposte migliore ai circa 8.000 studenti non trentini che studiano in città. Ma non può pensarci sempre solo la Provincia». Il complesso dell'ex Prepositura, infatti, è di proprietà della curia di Trento che, come ha sottolineato monsignor Luigi Bressan, ha deciso di ristrutturarlo e affittarlo all'Opera.
I lavori, coordinati dall'architetto Ivo Fadanelli, sono iniziati nel 2008 per un costo di circa 6 milioni di euro. L'Opera Universitaria, ogni anno, spenderà 280.000 euro per l'affitto dei locali. Il presidente Fulvio Zuelli ha illustrato i 32 appartamenti, ognuno con due stanze (singole, doppie o triple, tutte dotate di bagno), cucina e soggiorno. Inoltre, vi sono sale comuni per convegni o conferenze, palestra e campi da basket, calcio, volley nel cortile interno. «In questo modo si è ridata alla città una parte che era "periferica", poiché senza funzioni o servizi», ha affermato il vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher. C'era anche il vicesindaco Paolo Biasioli che, però, non ha preso la parola. Qualcuno, maliziosamente, ha fato notare che potrebbe essere frutto dei rapporti non idilliaci tra Comune e Università a causa del progetto della biblioteca di Botta bloccato da Palazzo Thun. Tant'è. Tornando al collegio, al momento sono ospitati 110 studenti, di cui 28 come collegio di merito alloggiano gratis con il sostegno della Fondazione Caritro. Si tratta di 16 iscritti alle lauree triennali e 12 alle magistrali: erano arrivate circa 120 richieste da tutta Italia e i migliori studenti sono stati selezionati da una commissione presieduta dal preside di Lettere, Maurizio Giangiulio. Per mantenere il posto gratuito dovranno conseguire un certo numero di crediti e avere una media voti del 27.
Positivo il commento del rappresentante degli studenti, Davide Modè, che ha apprezzato lo spirito meritocratico del collegio. Allo stesso tempo, però, ha criticato il sistema universitario di oggi. «Spesso - ha affermato Modè - si vive l'esperienza universitaria in una dimensione individuale in un sistema al quale rosicchiare crediti per giungere ad un titolo di studio. Un qualcosa che ci scivola tra le mani, di cui ormai non si percepisce l'importanza, tanto abituati come siamo a consumarla come fosse un pacchetto di patatine, o una lattina di birra». Parole che devono far riflettere, nella speranza che il collegio Clesio, presentato anche come luogo di incontro e confronto culturale, possa smentire.

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