Troppi abbandoni, il gattile scoppia

I rivani si sbarazzano dei mici con troppa leggerezza: rischiano multe salate



RIVA. L'abbandono degli animali domestici è un reato descritto dall'articolo 727 del codice penale e punito con pene piuttosto severe. Si può arrivare all'arresto, ma più facilmente i trasgressori rischiano ammende che vanno dai 1000 ai 10 mila euro. È bene che questo lo sappiano tutti coloro - e ultimamente sono davvero troppi - che abbandonano il proprio gatto davanti al gattile di Riva.

I volontari del Pan Eppa, che ha in gestione la struttura, sono preoccupati per l'aumento dei casi registrato in questi mesi. Anche perché ad essere "scartati" non sono solo i cuccioli, ma soprattutto i gatti adulti e vecchi. Così, spiegano i volontari, il problema è doppio, perché se i micetti di uno-due mesi si riesce a darli in adozione, per quelli grandi non c'è quasi speranza e il più delle volte sono destinati a rimanere ospiti a vita del gattile, che infatti è superaffollato. In questo momento i mici a carico del Pan-Eppa sono circa sessanta. È vero, ci sono stati periodi in cui ce n'erano anche di più, ma ciò non toglie che quelli presenti oggi siano troppi per la capacità della struttura e le possibilità dell'associazione che deve prendersene cura.

L'abbandono non è solo una questione morale e penale, sottolineano i volontari, ma ha pesanti risvolti anche di tipo economico. La gestione del gattile costa 30 mila euro all'anno, e solo una quota è coperta dal contributo concesso dal Comune di Riva. Un aiuto arriva poi dalle offerte dei privati, ma alla fine, spesso e volentieri, sono i soci dell'associazione a mettere mano al portafoglio per provvedere al cibo e alla salute degli animali loro affidati.

L'appello di Pan - Eppa è quindi, in primo luogo, di non abbandonare i gatti, tenendo conto che è una pratica riprovevole prima che illegale; secondo, se proprio non se ne può fare a meno, di presentarsi al gattile durante l'orario di apertura (tutti i giorni dalle 18 alle 19.30). I volontari prenderanno comunque in carico l'animale senza nulla chiedere in cambio.













Scuola & Ricerca

In primo piano