Trento: la raccolta porta a porta costerà due milioni in più

Per tenere ferme le tariffe il Comune ha sborsato 1,6 milioni nel 2009 e per quest’anno dovrà elargire un contributo di 500 mila euro a Dolomiti Energia. E per le isole interrate nella zona a traffico limitato il conto sarà di un milione di euro



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TRENTO. Estendere il porta a porta a tutta la città farà schizzare i costi della raccolta rifiuti: dai 2,9 milioni del 2009 si passerà ai 4,7 del 2010. Per tenere ferme le tariffe il Comune ha sborsato 1,6 milioni nel 2009 e per quest’anno dovrà elargire un contributo di 500 mila euro a Dolomiti Energia. E per le isole interrate nella zona a traffico limitato il conto sarà di un milione di euro.
 I numeri sono contenuti nel piano finanziario 2010 di Dolomiti Energia.
 La produzione di rifiuti. Nel 2009 la produzione di rifiuto residuo - smaltito in discarica - si attesta sulle 26 mila tonnellate (con una produzione pro-capite di 223 chili per abitante all’anno). Per il 2010, con l’estensione del porta a porta a tutta la città, la previsione è di scendere a 22.800 tonnellate, 195 chili per abitante, a fronte di un obiettivo del piano provinciale di 175 chili. Ad aprile la differenziata ha raggiunto a Trento il 60,34%; la media da inizio anno è al 59,94% contro il 57,79% di un anno fa. All’obiettivo del 65% mancano ancora 5 punti.
 Il porta a porta. Ma è proprio sulla differenziata porta a porta che in questo momento si concentra l’attenzione. La protesta è esplosa in particolare a Cristo Re, per l’esposizione prolungata in strada dei sacchetti per gli imballaggi leggeri. E le minoranze hanno attaccato l’amministrazione, che ora sta studiando i possibili correttivi. Nella relazione di Dolomiti Energia si parla di «una difficoltà organizzativa derivante dalla completa revisione del sistema nel giro di due anni, che ha prodotto localmente disservizi per mancati svuotamenti di contenitori».
 I costi. L’aumento era nelle previsioni, ora è messo nero su bianco. Il costo complessivo è passato dai 718 mila euro del 2008 a 2,9 milioni del 2009, l’anno in cui il nuovo sistema porta a porta è stato via via introdotto (dopo Gardolo, Meano e Povo) a Villazzano, Sardagna, Bondone, Argentario, Ravina-Romagnano e Mattarello. Nel 2010 la previsione è che i costi aumentino di quasi 2 milioni, arrivando a 4,7 milioni. Il personale impiegato passerà da 56 a 79 dipendenti.
 Raccolta in Ztl. Dolomiti Energia rileva che ad oggi il Comune non ha ancora definito le modalità di gestione della raccolta in centro storico. Non è ancora stata sciolta la riserva sull’affidabilità della nuova macchina installata in piazza Battisti, la cosiddetta «Isola». Se questa sarà la soluzione prescelta, si dovrà prevedere un investimento di circa un milione di euro per realizzare altre dieci macchine a servizio di tutta la Ztl. Probabilmente, ha spiegato ieri in commissione vigilanza l’ingegner Silvio Fedrizzi del Comune, si adotterà un «sistema combinato»: campane interrate nella cintura più esterna del centro e isole come quelle di piazza Battisti per le zone dove è più difficile accedere con mezzi grandi. In ogni caso sono previsti 200 mila euro per acquistare contenitori interrati o seminterrati (di 5 metri cubi), necessari per realizzare isole ecologiche dove mancano gli spazi per il porta a porta.
 Le tariffe. Quest’anno l’aumento per le utenze domestiche sarà contenuto entro il 2%, l’equivalente di pochi euro all’anno. Per le utenze non domestiche l’aumento sarà del 4%. Per evitare un aumento previsto del 10%, l’anno scorso il contributo del Comune è passato dai 656 euro inizialmente ipotizzati a 1,6 milioni. Per il 2010 l’esborso da parte di palazzo Thun sarà di 500 mila euro













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