Trento, intitolata a Lenzi la scuola di Samone a un anno dalla tragedia Airbus

Il paese ha voluto rendere omaggio all'ex consigliere provinciale scomparso nell'Oceano insieme a Rino Zandonai e Ugo Zortea



SAMONE. Le calde e simpatiche voci dei bimbi che intonano l’inno al Trentino hanno salutato l’initolazione della scuola primaria a Giovanni Battista Lenzi.
 Ad un anno dalla tragica scomparsa, il paese gli ha reso omaggio consegnandogli per sempre quell’edificio da lui tanto amato e per il quale ha combattuto. Un iter in tempo record. Tanti gli amici che si sono stretti attorno alla famiglia e alla piccola comunità. E c’erano, ovviamente, i rappresentanti della Trentini nel Mondo. «Che da lassù continui a vegliare su di noi e che il suo impegno per Samone ispiri altri a dedicarsi a questo servizio» si è ricordato durante la messa di commemorazione. Poi i piccoli alunni, cappellino arancione della cooperativa scolastica “Le gocciole” e maglietta nera con stampato un gufo, simbolo del paese, e la scritta “Scuola primaria Giovanni Battista Lenzi”, hanno guidato il corteo fino all’edificio scolastico. «Questa è una scuola piccola e famigliare, intitolarla a una persona che ha fatto tanto per essa è la scelta più giusta» ha spiegato il dirigente dell’istituto comprensivo Romano Nesler. Poi hanno preso parola le maestre. Da loro è partita, appena saputo della tragedia aerea, la volontà di dedicare all’ex sindaco e consigliere Upt la scuola. Giulia Vaccarini ne ha ricordato l’impegno per mantenere questo servizio a Samone, quando i numeri costringevano la chiusura (scongiurata, 5 anni fa, grazie all’unione con Bieno) ma anche l’interesse quotidiano che dimostrava per i piccoli grandi problemi che si presentavano. Il sindaco Enrico Lenzi lo ha definito «Amministratore attento, concreto e lungimirante» ricordandone l’attenzione per la scuola e l’interesse per i piccoli scolari, con i quali si fermava a parlare, raccontando aneddoti e vecchi episodi. Infine la scoperta del mosaico in marmo con scritte in smalto blu ed azzurro, risultato del lavoro di tutti gli alunni. «Grazie alle maestre, che con papà hanno combattuto per mantenere la scuola. Fa piacere che a togliere il telo siano stati gli alunni di quinta, il primo ciclo completo di bambini di Samone e Bieno» ha spiegato la figlia Monica. Il prossimo anno saranno 46: una scuola che cresce, di cui Lenzi andrebbe orgoglioso.
 

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