solidarietà

Trento, il mercatino di Emergency pensando a Valeria Solesin

Alla Fondazione Caritro il tradizionale appuntamento della Ong quest’anno ha assunto un significato diverso, nel ricordo della vittima che lavorò in Trentino



TRENTO. La sala della Fondazione Caritro, in via Garibaldi 33, ospita da sabato e fino alla Vigilia del 24, il Mercatino di Natale del Gruppo Trento di Emergency. Una ordinata fila di tavoli e tavolinetti, compreso il “corner” per i 5 minuti al Cafè Emergency, in cui dialogare, avere informazioni più ampie rispetto a quelle già esaurienti elargite al punto d’ingresso. L’orario di apertura va dalle 14 alle 19 nei feriali, dalle 10 alle 19, nei festivi o fine settimana.

Una ventina i volontari che si danno il turno, a confezionare, informare, vendere i prodotti, donati da esercenti, raccolti con azione capillare o realizzati artigianalmente. Ai volontari, in questi giorni che ancora mancano alla Vigilia di Natale si affiancano ed alternano parenti, amici, sostenitori, in un continuo andirivieni operoso. In regione i Gruppi si trovano a Trento, Alto Garda, Fiemme Fassa, Giudicarie, Rovereto e Bolzano. Ed ogni anno viene individuato un percorso cui indirizzare i ricavati dalla vendita degli oggetti che tra l’altro in questi giorni di fiera e mercatini stanno andando a ruba. Questa volta sono state scelte le “nuove povertà italiane”, quei nostri connazionali che causa crisi, soprattutto nella fascia dei cosiddetti esodati, si trovano in difficoltà anche ad accedere alle primarie cure mediche. I poliambulatori per queste persone sono situati a Palermo, Marghera e Polistena, in Calabria, cui si aggiungono Castelvolturno e Ponticelli, anche grazie al Polibus, utilizzato come primissima postazione di soccorso per il terremoto in Emilia. E come anticipa il referente di Trento Fabrizio Tosini, la sala della Fondazione Caritro ospiterà anche incontri di livello, come quello programmato per il 22 dicembre quando a parlare arriverà Catia Mattivi,infermiera “anti Ebola” in Sierra Leone.

Come si parla, pur sotto traccia, per non farlo diventare ciò che Emergency non vuole, un “richiamo” quasi obbligato, l’angolo dedicato a Valeria Solesin, l’unica italiana morta nel vigliacco attacco al Bataclan e che faceva parte di Emergency. A Valeria verrà intitolata un’ala dell’ospedale che Emergency sta realizzando ad Anaba in Afghanistan e domenica, una delle responsabili di Emergency, Cecilia Strada, ha postato sulla sua pagina Facebook una foto di gruppo scattata proprio a Trento qualche anno fa. (c.l.)













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